Addio a Mario Zanni, il barista di Certe Notti e Bar Mario di Ligabue
È presente anche in "Walter il mago" e "I duri hanno due cuori" e, ovviamente, nel primo film del cantante, "Radiofreccia", in cui aveva il volto e la voce di Francesco Guccini
Ciao Marietto. Grazie. Ora riposati.#barmario pic.twitter.com/lKuHCfXWV3
— Luciano Ligabue (@ligabue) July 11, 2020
"Ci vediamo da Mario, prima o poi"
Mario Zanni, 80 anni, era il barista di San Martino in Rio (Reggio Emilia), cantato da Luciano Ligabue in "Certe Notti, brano dell'album del '95 Buon Compleanno Elvis.
A metà anni Ottanta, Mario gestiva il bar River di via Forche, piccolo locale di San Martino In Rio, dove Liga e la sua band (gli Orazero), agli albori della carriera, si rifugiavano dopo la sala prove per rifocillarsi e passare la serata. In quel periodo il rocker di Correggio faceva il ragioniere in una ditta, mentre Mario dava "un colpo di straccio al banco del bar", per citare una delle canzoni a lui dedicate. Il bar poi traslocò nel 2001 in via della Resistenza, dove Mario aveva continuato a dare una mano insieme alla moglie Cordiana e alla figlia Elisa, al 'Piccolo Bar'.
Bar Mario e le altre
Ligabue dedicò al locale di Zanni, "Bar Mario" del 1988, uno dei suoi primi successi e la celebre "Certe notti" del 1995, ma il barista è presente anche in "Walter il mago" e "I duri hanno due cuori" e, ovviamente, nel primo film del cantante, "Radiofreccia" (1998): nella pellicola, con il nome di Adolfo, aveva il volto e la voce di Francesco Guccini. Anche il fan club ufficiale di Ligabue si chiama "barMario".
"Luciano? Non beveva alcolici, solo Coca Cola. Veniva a fine prove con la fidanzata dell'epoca. C'era anche Claudio Maioli, che sarebbe diventato il suo manager", così Mario ricordava il futuro rocker nelle sue interviste. "Siamo molto simili noi due: carattere semplice, buono, disponibile. Per questo andiamo d'accordo". Un rapporto che è tuttora scritto a caratteri cubitali su una lavagna, che campeggia sulla parete del 'Bar Mario': "Luciano e gli altri suonavano in una stalla vicina. Così non disturbavano. Quando finivano di provare, verso mezzanotte, venivano al bar. Io preparavo gnocchi fritti e tenevo le bevande in fresco. Si tirava fino alle due. Poi davo l'ormai celebre colpo di straccio al banco e mandavo tutti a letto". Zanni non aveva mai esibito troppo pubblicamente il suo rapporto speciale con il Liga. "Mario e Luciano - ha raccontato la figlia Elisa al 'Resto del Carlino' - non si vedevano da tempo". Ma era rimasto forte il legame con i fan del rocker, proprio perché quel suo bar era diventato locale di culto.