Addio a Pamela. Commozione a Roma, ai funerali della ragazza uccisa a Macerata
Lutto cittadino a Roma e Macerata
Lutto cittadino e grande commozione a Roma per i funerali di Pamela Mastropietro, la ragazza di 18 anni uccisa e fatta a pezzi a Macerata, il 30 gennaio.
La madre: "Ti hanno massacrata, ma sei viva"
"Hai meritato il paradiso e non tutti se lo possono permettere. Anche se ti hanno fatto un male atroce tu sei viva alla faccia di tutte quelle persone che ti hanno massacrata". Così Alessandra Verni, la mamma di Pamela durante i funerali nella parrocchia di Ognissanti, in via Appia Nuova. "Questo, amore, non è un addio. Un giorno ci rincontreremo e sarà per sempre. Ti amo Pamy", ha aggiunto la mamma.
"Ciao amore mio, mi manchi da morire. Quello che ti hanno fatto è disumano, è un dolore atroce, è una lama che si conficca nel cuore e te lo spacca a metà", ha aggiunto la madre. "Hai le gambe che tremano - ha aggiunto - vorrebbero cedere, hai sospiri di angoscia, ma poi arrivi tu con i tuoi segni e mi fai capire che tu ci sei. Sei sempre vicino a noi". E poi: "Me l'hanno massacrata.. ma io non mollo. Ci sarà giustizia, ci sarà ci sarà...".
Lo zio chiede: "Giustizia contro la barbarie"
"Lotteremo fino in fondo affinché questa ragazza di 18 anni, questa bambina uccisa con delle coltellate, fatta a pezzi e messa in due trolley trovi giustizia", ha detto lo zio di Pamela Mastropietro e legale della famiglia Marco Valerio Verni. "Lo faremo per lei - ha detto - per la sua famiglia e per tutto il mondo civile perché questa è la battaglia di tutto il mondo civile contro quello della barbarie".
Il parroco agli amici: "Non lasciatevi rubate la speranza"
"Non lasciatevi rubate la speranza sul vostro futuro". È l'invito del parroco della chiesa Ognissanti ai tanti giovani presenti ai funerali . "Il signore è con voi, vi accompagna" ha aggiunto don Francesco ricordando che Pamela era nel primo gruppo di cresima quando diventò parroco della chiesa sull'Appia Nuova. "Pamela è tornata a casa e ora vogliamo stringerla con un forte abbraccio spirituale per farle sentire tutto il nostro amore - ha detto il parroco iniziando la messa - Con umiltà chiediamo perdono di tutte le nostre mancanze".
L'Ambasciatore della Nigeria ai funerali
Anche l'ambasciatore della Nigeria in Italia ha preso parte ai funerali di Pamela, deponendo fiori sulla bara bianca. Yusuf j Hinnah era con una delegazione di cui faceva parte anche il presidente della comunità nigeriana in Italia, Prince Samuel chima Ibezim, ed ha avuto un breve incontro con il sindaco di Roma, Virginia Raggi, e con il sindaco di Macerata, Romano Carancini.
"Infinitamente manchi ma ci sei..."
Dopo la veglia notturna, la bara bianca era uscita stamane dallo stabile di via Saluzzo, a Roma, per poi essere portata nella chiesa dove sono stati celebrati i funerali. Nel percorso da casa fino in chiesa, il carro funebre è stato accompagnato a piedi dai genitori, da altri congiunti e amici di Pamela.
In molti, tra quanti hanno accompagnato il feretro, indossavano una maglietta bianca con stampate foto di Pamela sorridente. La bara era sormontata da un palloncino bianco a forma di cuore. "Infinitamente manchi ma ci sei...", è stato scritto su uno striscione color rosa appeso a una inferriata all'esterno della chiesa.
La madre: "Ti hanno massacrata, ma sei viva"
"Hai meritato il paradiso e non tutti se lo possono permettere. Anche se ti hanno fatto un male atroce tu sei viva alla faccia di tutte quelle persone che ti hanno massacrata". Così Alessandra Verni, la mamma di Pamela durante i funerali nella parrocchia di Ognissanti, in via Appia Nuova. "Questo, amore, non è un addio. Un giorno ci rincontreremo e sarà per sempre. Ti amo Pamy", ha aggiunto la mamma.
"Ciao amore mio, mi manchi da morire. Quello che ti hanno fatto è disumano, è un dolore atroce, è una lama che si conficca nel cuore e te lo spacca a metà", ha aggiunto la madre. "Hai le gambe che tremano - ha aggiunto - vorrebbero cedere, hai sospiri di angoscia, ma poi arrivi tu con i tuoi segni e mi fai capire che tu ci sei. Sei sempre vicino a noi". E poi: "Me l'hanno massacrata.. ma io non mollo. Ci sarà giustizia, ci sarà ci sarà...".
Lo zio chiede: "Giustizia contro la barbarie"
"Lotteremo fino in fondo affinché questa ragazza di 18 anni, questa bambina uccisa con delle coltellate, fatta a pezzi e messa in due trolley trovi giustizia", ha detto lo zio di Pamela Mastropietro e legale della famiglia Marco Valerio Verni. "Lo faremo per lei - ha detto - per la sua famiglia e per tutto il mondo civile perché questa è la battaglia di tutto il mondo civile contro quello della barbarie".
Il parroco agli amici: "Non lasciatevi rubate la speranza"
"Non lasciatevi rubate la speranza sul vostro futuro". È l'invito del parroco della chiesa Ognissanti ai tanti giovani presenti ai funerali . "Il signore è con voi, vi accompagna" ha aggiunto don Francesco ricordando che Pamela era nel primo gruppo di cresima quando diventò parroco della chiesa sull'Appia Nuova. "Pamela è tornata a casa e ora vogliamo stringerla con un forte abbraccio spirituale per farle sentire tutto il nostro amore - ha detto il parroco iniziando la messa - Con umiltà chiediamo perdono di tutte le nostre mancanze".
L'Ambasciatore della Nigeria ai funerali
Anche l'ambasciatore della Nigeria in Italia ha preso parte ai funerali di Pamela, deponendo fiori sulla bara bianca. Yusuf j Hinnah era con una delegazione di cui faceva parte anche il presidente della comunità nigeriana in Italia, Prince Samuel chima Ibezim, ed ha avuto un breve incontro con il sindaco di Roma, Virginia Raggi, e con il sindaco di Macerata, Romano Carancini.
"Infinitamente manchi ma ci sei..."
Dopo la veglia notturna, la bara bianca era uscita stamane dallo stabile di via Saluzzo, a Roma, per poi essere portata nella chiesa dove sono stati celebrati i funerali. Nel percorso da casa fino in chiesa, il carro funebre è stato accompagnato a piedi dai genitori, da altri congiunti e amici di Pamela.
In molti, tra quanti hanno accompagnato il feretro, indossavano una maglietta bianca con stampate foto di Pamela sorridente. La bara era sormontata da un palloncino bianco a forma di cuore. "Infinitamente manchi ma ci sei...", è stato scritto su uno striscione color rosa appeso a una inferriata all'esterno della chiesa.