Addio a Pierre Carniti, storico leader sindacale della Cisl
Aveva 81 anni ed era malato da tempo. Fu segretario della Cisl dal 1979 al 1985
Nato a Castelleone in provincia di Cremona nel 1936, tipografo, cominciò a fare sindacato a Milano alla fine degli anni '50 per poi entrare nella segreteria della federazione dei metalmeccanici nel 1965 della quale divenne leader nel 1970. Sarà tra i promotori della prima esperienza unitaria dei metalmeccanici.
Cattolico militante, operaista, nel 1979 divenne segretario generale della Cisl che guidò poi nel periodo difficile dell'accordo del 1984 sulla scala mobile (l'accordo di San Valentino).
Lasciato il sindacato Carniti fu per due volte eurodeputato nelle file prima del Psi e poi dei Democratici di Sinistra. Era nipote della poetessa Ada Merini. Risale allo scorso autunno uno dei suoi ultimi interventi con una lettera aperta a Cgil, Cisl e Uil.
Ci ha lasciati #PierreCarniti. È un momento di dolore e di lutto per la @CislNazionale e per tutto il movimento sindacale italiano.Pierre è stato per i lavoratori un punto di riferimento, una guida morale e politica. Un sindacalista che ha segnato un'epoca. Lascia un vuoto enorme pic.twitter.com/45EfuzPXxD
— Annamaria Furlan (@FurlanAnnamaria) 5 giugno 2018
Su invito della presidente Elisabetta Casellati, l'aula del Senato, prima che il premier Giuseppe Conte facesse la sua replica per la fiducia al governo, ha osservato un minuto di silenzio in ricordo del leader sindacale ed ex senatore.
Mattarella: da Carniti contributo essenziale alla crescita democratica
"Apprendo con grande tristezza la notizia della morte di Pierre Carniti e desidero esprimere i miei sentimenti di vicinanza e di solidarietà ai suoi familiari, ai dirigenti e agli iscritti della Cisl per i quali è stato leader e maestro". Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Carniti - sottolinea - era orgoglioso di aver dedicato al sindacato la propria vita, di aver realizzato nel sindacato la propria forte personalità ed è stato capace di conferirgli prestigio, autorevolezza, autonomia. Carniti è divenuto uno degli interpreti più importanti della grande crescita democratica, e dei diritti, a cui la sua Cisl, insieme alle altre organizzazioni sindacali, ha fornito un contributo essenziale".
"La passione civile e sociale - prosegue il capo dello Stato - non l'ha mai abbandonato e si è espressa anche dopo aver lasciato la segretaria del Cisl: nella guida della Commissione sulla povertà e, successivamente, nel Parlamento Europeo e nel Senato della Repubblica. Ha continuato a dedicare, fino all'ultimo, il suo impegno intellettuale ai cambiamenti del mondo del lavoro, alla necessità di assicurare nei tempi nuovi maggiore giustizia sociale e maggiore equità distributiva. La nostra Repubblica non dimenticherà la sua opera di attuatore instancabile del principio costituzionale di uguaglianza".