"Credo che recitare, a parte qualche eccezione, sia un'occupazione femminile". Le sue attrici furono Isabelle Adjani, Romy Schneider, Malgorzata Braunek e la sua musa e compagna per 17 anni, Sophie Marceau. Il regista polacco Andrzej Zulawski è morto all'età di 75 anni, per un tumore. Nato da una famiglia di artisti, nel 1940, a Leopoli (all'epoca Polonia, oggi Ucraina), girò l'Europa accanto al padre, diplomatico e intellettuale, e dopo gli studi all'Idhec nel 1957-59, iniziò la carriera cinematografica come assistente del regista Andrzej Wajda.
Nel 1971 esordì con "La terza parte della notte", un lungometraggio scritto proprio insieme al padre. Ambientato durante l'occupazione tedesca in Polonia, presenta già in nuce le tematiche care al regista, come quello del doppio, dell'orrore della guerra e dell'amore-follia. Nel 1972 la Polonia censura il suo Diabel e il cineasta si trasferisce in Francia dove gira "L'importante è amare" (1975), con la Schneider. Tornato in Polonia, firma i suoi film forse èpiù noti, Possession e Amore balordo, con la Adjani e Sophie Marceau, di 26 anni più giovane di lui, da cui ebbe un figlio, Vincent. E sulla fine della loro storia, lui che era anche scrittore, scrisse due libri.
Nel 1977 si dedicò all’adattamento della Trilogia Lunare dello zio Jerzy. Il risultato fu Sul Globo d’Argento, opera bloccata dal governo che ordinò la distruzione dei set e dei costumi. Fu completato soltanto nel 1988, con la voce del regista al posto delle scene tagliate.
Il suo ultimo film, Cosmos, dal romanzo di Witold Gombrowicz, venne presentato nel 2015 a Locarno.
"Avevo saputo della sua malattia tre mesi fa. Ma avevamo lo stesso pensato di fare insieme un piccolo film. Ma la malattia si è aggravata troppo velocemente e lui ci ha lasciato" ha detto il produttore portoghese Paulo Branco a France info, e ora pensa di far riuscire in sala l'ultimo lungometraggio.