Aereo presidenziale in vendita con lotteria nazionale: la promessa elettorale difficile da mantenere
Dopo vari tentativi falliti, il presidente Andrés Manuel López Obrador ha deciso di istituire una lotteria nazionale per disfarsi del Boeing presidenziale commissionato da un ex presidente del Messico. È l'ultimo tentativo per raccogliere circa 100 milioni di euro e mantenere la promessa con gli elettori
Rispettare gli impegni elettorali è fondamentale per un politico. Lo sa bene Andrés Manuel López Obrador, il presidente del Messico, in carica dal 2018, che durante la campagna elettorale promise, nel caso di vittoria, di porre fine a corruzione e diseguaglianze. Di sinistra e populista, Obrador si tagliò lo stipendio e decise di non trasferirsi nel palazzo presidenziale. Allo stesso tempo volle prendere ufficialmente l'impegno di sbarazzarsi del Boeing 787-8 Dreamliner acquistato dal suo predecessore.
Se la prima promessa non fu difficile da mantenere, visto che il palazzo presidenziale è di fatto un museo e Obrador non si è mai spostato da casa sua, la vendita dell'aereo sta assumendo connotati grotteschi. Non ultima l'idea di istituire una lotteria nazionale, visto che da mesi il presidente non riesce a disfarsi del velivolo.
Risalente al 2012, il Boeing fu commissionato dal presidente Felipe Calderón, conservatore, che però non riuscì a metterci piede. Il suo mandato terminò prima della consegna. A beneficiarne, dunque, fu il successore Enrique Peña Nieto che - seppur provò invano a bloccare la consegna - dovette tenerlo.
E dopo varie proposte di acquisto poco appetibili - tra i possibili acquirenti scorrevano i nomi di Trump e del premier canadese Justin Trudeau - ora la lotteria sembra l'unica via praticabile. Piuttosto che tenerlo parcheggiato a marcire, ogni biglietto potrebbe fruttare 500 pesos (circa 20 euro). La speranza è di piazzarne almeno 5 milioni.
Obrador stima, o piuttosto spera, di raccogliere fino a 100 milioni di euro.
Se la prima promessa non fu difficile da mantenere, visto che il palazzo presidenziale è di fatto un museo e Obrador non si è mai spostato da casa sua, la vendita dell'aereo sta assumendo connotati grotteschi. Non ultima l'idea di istituire una lotteria nazionale, visto che da mesi il presidente non riesce a disfarsi del velivolo.
Risalente al 2012, il Boeing fu commissionato dal presidente Felipe Calderón, conservatore, che però non riuscì a metterci piede. Il suo mandato terminò prima della consegna. A beneficiarne, dunque, fu il successore Enrique Peña Nieto che - seppur provò invano a bloccare la consegna - dovette tenerlo.
E dopo varie proposte di acquisto poco appetibili - tra i possibili acquirenti scorrevano i nomi di Trump e del premier canadese Justin Trudeau - ora la lotteria sembra l'unica via praticabile. Piuttosto che tenerlo parcheggiato a marcire, ogni biglietto potrebbe fruttare 500 pesos (circa 20 euro). La speranza è di piazzarne almeno 5 milioni.
Obrador stima, o piuttosto spera, di raccogliere fino a 100 milioni di euro.