Ecco Atef Mathlouthi, sospettato di essere legato all'Isis e pronto a compiere attentati a Roma
L'allarme arrivato dalla Tunisia fa scattare il piano sicurezza già predisposto in vista delle festività di Pasqua in tutte le città italiane, in particolare alla via Crucis in programma al Colosseo e alle chiese presenti in città
La lettera anonima recapitata all'ambasciata di Tunisi
La lettera anonima, recapitata all'ambasciata a Tunisi, ha fatto emergere l'intenzione del quantunenne di compiere atti di terrorismo in Italia. Per questo le forze dell'ordine si sono messe sulle tracce di Mathlouthi, più volte arrestato a Palermo per spaccio di droga. I militari dell'Arma lo cercano a Roma, ma potrebbe trovarsi in altre città italiane. L'uomo avrebbe manifestato l’intenzione di compiere una serie di attentati nel centro della Capitale, prendendo di mira bar, siti turistici, centri commerciali e metropolitana. Dopo l'allerta, è scattato immediatamente un rafforzamento della sicurezza con il coinvolgimento delle forze dell’ordine impegnate nella prevenzione antiterrorismo.
Segnalazioni come queste, fanno sapere i carabinieri, sono abbastanza frequenti e negli ultimi mesi sono stati svolti molti accertamenti su persone ritenute più o meno sospette. In caso si rivelino fondate, poi, scatta il provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale (solo negli ultimi tre anni ne sono stati emessi 262). L'allerta, in ogni caso, resta elevata. Negli ultimi giorni poi sempre a Roma è scattata la caccia a tre tir rubati in un deposito per il timore che possano essere utilizzati in attentati. Tempo fa era successo con due taxi e prima ancora con auto di aziende private.