Aggredito cronista Rai durante un servizio sulla voragine alla Balduina di Roma. Zazzera racconta
"Volevano strapparmi dalle mani il cellulare. Io mi sono difeso ma ho perso gli occhiali. L'uomo - in riferimento all'aggressore, ndr - li ha presi e lanciati a terra andando via in auto"
"Non sono stato picchiato", precisa Simone Zazzera. "Volevano prendermi il cellulare perché erano convinti che stessi registrando", racconta il giornalista di Radio Rai, aggredito mentre stava realizzando un servizio sulla voragine che si è aperta nel quartiere Balduina di Roma. "Ero davanti alla sede della Impresit a Palestrina (rpt Impresit), la ditta che sembra responsabile del cantiere dove è avvenuto l'incidente - continua il cronista - quando uno dei responsabili, in seguito ad alcune mie domande, si è inalberato e ha provato a strapparmi dalle mani il cellulare. Io mi sono difeso ma ho perso gli occhiali. Così l'uomo li ha presi e li ha lanciati a terra andando via in auto. Sono subito andato dai carabinieri a fare una segnalazione e domani sporgerò denuncia".
"Ancora una volta la ricerca della verità e i tentativi giornalistici di ricostruire i fatti vengono scambiati per provocazioni e le reazioni alle domande si trasformano in violente prevaricazioni", dichiara immediatamente Gerardo Greco, direttore di Radio 1 e dei Giornali Radio Rai. "Noi continueremo a fare il nostro mestiere - dice ancora il direttore - adempiendo al dovere di informare gli ascoltatori, ricordando le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il quale 'sui valori di libertà e autonomia del giornalismo si misura la qualità di una società democratica'".
Sulla vicenda hanno espresso preoccupazione il Comitato di redazione del Giornale Radio, Fnsi e Usigrai. "Anche questo caso - si legge nella nota congiunta - verrà segnalato all'Osservatorio costituito presso il ministero dell'Interno affinché vengano adottate misure idonee per consentire ai cronisti d'informare liberamente i cittadini".
La voragine, si indaga sulle cause
Due persone risultano indagate dalla procura di Roma per la voragine che si è aperta in via Livio Andronico, nel quartiere Balduina. Si tratta del legale rappresentante dei proprietari del terreno e di quello della società responsabile del cantiere nel quale è avvenuto il cedimento: il reato ipotizzato è crollo colposo. Le indagini tecniche dovranno stabilire se il crollo sia stato causato da paratie di mantenimento insufficienti, o dalle infiltrazioni di acqua presenti nel cantiere già prima del cedimento. L'attenzione si focalizza anche sui piloni che avrebbero dovuto sostenere il cantiere, mentre nel crollo si sono spezzati e la voragine si è in breve trasformata in una piscina di acqua e terra.
Oltre alle auto parcheggiate nelle vicinanze e risucchiate dalla voragine, a seguito dello smottamento, una sessantina di persone sono state evacuate dai due palazzi adiacenti al cantiere. Sul posto è tornata più volte la sindaca Virginia Raggi, che ha parlato di una situazione "grave ma sotto controllo". "È un cantiere, è crollato giù un muro trascinando via un pezzo di strada. Ho detto 'chi ha sbagliato pagherà' e a me non mi sembrano parole dure ma corrette e di buon senso non mi sembrano parole dure. In Italia siamo abituati che quando succede un evento 'poi si vedrà'. Io penso che sia corretto dire che bisogna indagare dove siano le responsabilità. C'è la magistratura e poi chi sbaglia deve pagare", ha ribadito durante l'intervista a Quinta Colonna su Rete 4 la sindaca.
"Ancora una volta la ricerca della verità e i tentativi giornalistici di ricostruire i fatti vengono scambiati per provocazioni e le reazioni alle domande si trasformano in violente prevaricazioni", dichiara immediatamente Gerardo Greco, direttore di Radio 1 e dei Giornali Radio Rai. "Noi continueremo a fare il nostro mestiere - dice ancora il direttore - adempiendo al dovere di informare gli ascoltatori, ricordando le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il quale 'sui valori di libertà e autonomia del giornalismo si misura la qualità di una società democratica'".
Sulla vicenda hanno espresso preoccupazione il Comitato di redazione del Giornale Radio, Fnsi e Usigrai. "Anche questo caso - si legge nella nota congiunta - verrà segnalato all'Osservatorio costituito presso il ministero dell'Interno affinché vengano adottate misure idonee per consentire ai cronisti d'informare liberamente i cittadini".
La voragine, si indaga sulle cause
Due persone risultano indagate dalla procura di Roma per la voragine che si è aperta in via Livio Andronico, nel quartiere Balduina. Si tratta del legale rappresentante dei proprietari del terreno e di quello della società responsabile del cantiere nel quale è avvenuto il cedimento: il reato ipotizzato è crollo colposo. Le indagini tecniche dovranno stabilire se il crollo sia stato causato da paratie di mantenimento insufficienti, o dalle infiltrazioni di acqua presenti nel cantiere già prima del cedimento. L'attenzione si focalizza anche sui piloni che avrebbero dovuto sostenere il cantiere, mentre nel crollo si sono spezzati e la voragine si è in breve trasformata in una piscina di acqua e terra.
Oltre alle auto parcheggiate nelle vicinanze e risucchiate dalla voragine, a seguito dello smottamento, una sessantina di persone sono state evacuate dai due palazzi adiacenti al cantiere. Sul posto è tornata più volte la sindaca Virginia Raggi, che ha parlato di una situazione "grave ma sotto controllo". "È un cantiere, è crollato giù un muro trascinando via un pezzo di strada. Ho detto 'chi ha sbagliato pagherà' e a me non mi sembrano parole dure ma corrette e di buon senso non mi sembrano parole dure. In Italia siamo abituati che quando succede un evento 'poi si vedrà'. Io penso che sia corretto dire che bisogna indagare dove siano le responsabilità. C'è la magistratura e poi chi sbaglia deve pagare", ha ribadito durante l'intervista a Quinta Colonna su Rete 4 la sindaca.