Alberto Sordi, a dodici anni dalla morte è viva la memoria ma anche la battaglia intorno all'eredità
Dodici anni fa il cinema dava l'ultimo saluto ad Alberto Sordi, protagonista assoluto della grande commedia italiana. Oggi intorno alla memoria del grande attore romano si è sviluppata una diatriba giudiziaria che vede coinvolti 37 famigliari e la Fondazione che porta il suo nome. L'oggetto del contendere è il testamento dell'unica erede di Sordi, la sorella Aurelia, morta nell'ottobre scorso a 97 anni, che ha lasciato tutto il patrimonio alla Fondazione con l'impegno di curare la tomba di famiglia e tenere in servizio chi lavorava nella villa di Alberto Sordi, vicino al Circo Massimo, da trasformare in museo. Al processo penale per circonvenzione di incapace si è ora aggiunta una causa civile con cui i famigliari impugnano il testamento di Aurelia Sordi.