Algeria: cortei anti Bouteflika, morto un manifestante
Figlio di un leader della rivoluzione ferito ieri negli scontri. E mentre monta la protesta, l'anziano presidente (che si presenta alle elezioni per il quinto mandato) licenzia il capo della sua campagna elettorale
Ad Algeri monta la protesta contro la decisione dell'anziano presidente Abdelaziz Bouteflika di candidarsi a un quinto mandato in vista delle elezioni del 18 aprile. Dopo la preghiera del venerdì, migliaia di persone si sono radunate nella centrale piazza Primo Maggio e in piazza Maurice Audin.
Violente proteste
Ci sono stati momenti di tensione quando la polizia ha usato i gas lacrimogeni sulla folla, in particolare in prossimità del Parlamento. Molte foto stanno circolando sui social network, sebbene i media denuncino restrizioni alla connessione internet. "No al quinto mandato", è stato uno degli slogan portati in piazza dai dimostranti.
Anche alcune personalità politiche e altri candidati alle presidenziali si sono uniti agli appelli alle proteste. Tra loro l'ex premier algerino dal 2000 al 2003, Ali Benflis, candidato alle presidenziali del 2004 e del 2014. "Chiediamo uno stato democratico, basato sulla sovranità popolare. Oggi, il popolo algerino nel suo complesso dirà no alla versione ufficiale, no alle minacce, no alla repressione, sì alla sovranità del popolo, sì alla vera cittadinanza per tutti. La gente vuole la sua autodeterminazione. Come ha sconfitto il colonialismo, il popolo algerino dirà no ai governanti ingiusti e a colui che vuole governare il paese senza la volontà degli algerini" ha detto Benflis al sito di informazione tsa-algerie.com.
Hanno invitato gli algerini a far sentire la loro voce anche i tre candidati indipendenti Ghani Mahdi, Tahar Missoum e Rachid Nekkaz. Ieri nel capoluogo algerino hanno protestato anche i giornalisti, in piazza "contro il silenzio imposto sulle manifestazioni contro la quinta candidatura di Abdelaziz Bouteflika". La protesta è in corso anche nelle province di Tiaret, Setif e nelle città di Costantina e Orano, la seconda del Paese.
Bouteflika caccia il capo della sua campagna elettorale
E mentre le contestazioni si fanno sempre più intense, Bouteflika ha deciso di licenziare il suo direttore della campagna elettorale, l'ex premier Abdelmalek Sellal. Lo riferisce l'agenzia officiale algerina, APS. Sellal, responsabile delle tre precedenti campagne elettorali di Bouteflika (2004, 2009, 2014), sarà rimpiazzato dall'attuale ministro ai Trasporti, Abdelghani Zaalane. I motivi dell'avvicendamento non sono stati spiegati.
Zaalane, alto funzionario di 54 anni, non è molto conosciuto dagli algerini. Data l'assenza di Bouteflika dal dibattito pubblico, che a causa dell'avanzata età e di uno stato di salute compromesso non si è più rivolto direttamente agli algerino fin dal 2013, Sellal si è trovato in prima linea a gestire le crescenti proteste di piazza nel Paese. Come ha detto all'Afp un osservatore a condizione di anonimato, "il suo licenziamento potrebbe essere una prima risposta alle contestazioni, una risposta che rischia di arrivare però in ritardo".
Il Partito dei lavoratori annuncia boicottaggio: non presenterà alcun candidato
Il Partito dei lavoratori (Pt), all'opposizione, ha deciso che non presenterà alcun candidato alle elezioni presidenziali previste per il 18 aprile. Lo riferiscono i media locali. Il segretario generale della forza politica, Louisa Hanoune, ha chiarito che il partito ha deciso di "non partecipare a queste presidenziali e di non presentare alcuna candidatura al Consiglio costituzionale". L'annuncio arriva nel mezzo delle proteste contro la prospettiva di un quinto mandato alla guida dell'Algeria per l'anziano presidente Abdelaziz Bouteflika. La Hanoune era stata la candidata del Pt alle presidenziali del 2004, del 2009 e del 2014.
Morto giovane manifestante: era il figlio di un leader della rivoluzione anti-coloniale
Un giovane manifestante è rimasto ucciso ieri ad Algeri nel corso delle manifestazioni contro la candidatura di Bouteflika. Lo annunciano oggi i familiari citati dalla stampa locale. La vittima è Hocine Benkhedda, figlio di Benyoucef Benkhedda, uno dei leader della rivoluzione anti-coloniale, presidente del governo in esilio del Fronte di liberazione nazionale. Il giovane, afferma la famiglia, è morto a causa delle ferite riportate dopo una "violenta carica della polizia".
Abdelaziz Bouteflika, 81 anni, regge l'Algeria ininterrottamente dal 1999, già a 26 anni era ministro degli Esteri, incarico che ha ricoperto per 16 anni. Ha trascorso gli ultimi mesi ricoverato all'estero per riprendersi dalle conseguenze di un ictus che lo ha colpito nel 2013. Domani compirà 82 anni e domenica dovrebbe formalizzare la sua candidatura per le presidenziali di aprile.