Alla sbarra Maria, la presunta spia russa infiltrata nell'NRA. Ma cade l'accusa di favori sessuali
L'affaire della presunta spia russa nella National Rifle Association (NRA) arriva oggi in tribunale ma venerdì scorso si è già verificato il primo colpo di scena: la pubblica accusa ammette di aver sbagliato a interpretare un messaggio a sfondo sessuale. In carcere da luglio la ventinovenne Maria Butina si è dichiarata non colpevole, mentre il suo avvocato definisce le accuse esagerate e senza fondamento. Per il governo russo è una prigioniera politica mentre la NRA si è trincerata dietro il più assoluto silenzio. Ecco le tappe di quello che secondo l'FBI sarebbe il complotto russo per influenzare la poltica e l'amministrazione USA.
Le carte dell'indagine dell'FBI suggeriscono che Butina e un ex senatore russo, il potente Alexander Torshin, siano riusciti a infiltrarsi nell'NRA per usare l'organizzazione come un canale occulto a disposizione del Cremlino per influenzare i conservatori americani durante l'ascesa al potere di Donald Trump. Butina e Torshin avrebbero iniziato a lavorare come freelance in favore del Cremlino per stabilire una linea di comunicazione con il Partito Repubblicano con l'obiettivo di cancellare le sanzioni economiche. Non è chiaro quando e in che misura siano stati coinvolti i servizi segreti russi.
Venerdì scorso la difesa di Butina ha segnato un punto a favore quando i pubblici ministeri federali hanno ammesso di aver sbagliato nell'interpretare un messaggio che li aveva portati ad accusare la donna di aver offerto sesso in cambio di una posizione di rilievo in una lobby . L'accusa a sfondo sessuale, che ha immediatamente amplificato l'interesse dei media e dell'opinione pubblica nel caso, era basata su una serie di messaggi di testo da e verso Butina. Ma in una memoria depositata in tribunale nella tarda serata di venerdì scorso, i pubblici ministeri hanno ammesso di aver interpretato erroneamente i messaggi pur mantenendo ferme le accuse principali che sono quelle di aver usato i contatti all'interno della NRA e della National Prayer Breakfast per sviluppare relazioni con politici statunitensi e raccogliere informazioni nell'interesse del governo russo: "Anche se l'interpretazione di quella conversazione è stata sbagliata, ci sono altre prove a sostegno dell'arresto e del mantenimento di Butina in custodia. Butina avrebbe anche usato il suo ruolo di studentessa alla American University di Washington come copertura per le sue attività.
Il caso è gestito dal procuratore degli Stati Uniti per il Distretto di Columbia e non dal consigliere speciale Robert Mueller, che ha condotto l'indagine su un possibile coordinamento tra la Russia e la campagna presidenziale di Donald Trump e sulla possibile interferenza russa nelle elezioni americane del 2016. L'avvocato di Butina, Robert Driscoll, aveva respinto fermamente l'accusa sostenendo che il governo aveva fatto affidamento su un innocuo scambio di messaggi vecchio di tre anni tra Butina e un amico di vecchia data che lavorava nelle pubbliche relazioni della lobby delle armi. L'uomo, identificato nei documenti del tribunale solo come DK, nel messaggio scriveva di non sapere cosa avrebbe dovuto dargli Butina in cambio del fatto che si era occupato della sua auto per il rinnovo dell'assicurazione. "Sesso, grazie mille, nient'altro." Driscoll, in una memoria depositata il mese scorso aveva detto che il commento sessuale era chiaramente scherzoso, che Maria Butina era un'amica di famiglia di DK e che non c'era alcuna prova che i due avessero mai fatto sesso. "L'impatto di questa accusa sessuale, che ha dipinto la signora Butina secondo lo stereotipo della spia seduttrice addestrata al Cremlino che scambia sesso per avere accesso al potere, non può essere sopravvalutato ", ha dichiarato l'avvocato all'Associated Press, "Sono felice che il governo abbia ritirato queste false accuse."
Oggi a Washington Maria Butina si presenta finalmente davanti a un giudice. La donna russa, paladina della libertà di uso delle armi era stata arrestata il 15 luglio scorso con l'accusa di spionaggio. Ecco le tappe di quello che secondo l'FBI sarebbe il complotto russo per influenzare la poltica e l'amministrazione USA.
2001 - Alexander Torshin è eletto alla Camera alta del parlamento russo, il Consiglio della Federazione. Fa il suo primo contatto con l'NRA.
2011 - Butina si trasferisce a Mosca, finanziata da una coppia di oligarchi, e forma un gruppo che sostiene il diritto di portare armi sul modello dell'NRA americana. Torshin e Butina si incontrano a Mosca in occasione di una manifestazione.
2012 - Torshin presenta un progetto di legge per la liberalizzazione della vendite di armi alla cui stesura partecipa anche Butina. Il progetto fallisce miseramente in quanto manca il sostegno del presidente Vladimir Putin. Torshin partecipa alla convention dell'NRA a St. Louis e va a Nashville per osservare le elezioni presidenziali americane del 2012.
2013 - A maggio Torshin partecipa nuovamente alla convention dell'NRA a Houston. Tre mesi dopo, la polizia spagnola tenta senza riuscirci di arrestare Torshin per presunte connessioni con il crimine organizzato. Torshin nega ogni addebito. A ottobre, una delegazione della NRA, incluso l'allora capo David Keene, va in Russia per partecipare a una conferenza organizzata dal "Diritto di portare armi" il gruppo di Butina. Butina incontra i contatti di Torshin all'interno dell'NRA.
2014 - Butina va negli Stati Uniti per la prima volta e lei e Torshin partecipano a una convention dell'NRA a Indianapolis. Si dimette dalla guida del gruppo "Diritto di portare armi".
2015 - Torshin lascia il suo seggio in parlamento per diventare vice governatore della Banca centrale russa; Butina diventa sua assistente. Butina e Torshin partecipano a una convention dell'NRA a Nashville dove, dice Torshin, incontra per la prima volta Donald Trump. Butina ha un colloquio con Trump al "Freedomfest Gun Show" di Las Vegas. Una delegazione della NRA torna a Mosca su invito di Butina e in quella occasione incontra Torshin, oligarchi ealti funzionari.
2016 - Butina e Torshin partecipano alla "National Prayer Breakfast" e Torshin va alla convention della NRA a Louisville dove dice di aver incontrato Donald Trump Jr.. Butina inizia un master in una università americana. Lei e Torshin si scambiano messaggi sui contatti con l'intelligence russa e, secondo l'FBI, parlano di un "canale di sostegno" per destra americana.
2017 - Butina, a Washington, partecipa insieme a Torshin alle celebrazioni per l'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca.
2018 - Ad Aprile il senato interroga Butina e il suo appartamento viene perquisito dall'FBI. Torshin è oggetto di sanzioni da parte delle autorità statunitensi e infine, il 15 luglio, Butina viene arrestata.