Allarme consumo del suolo in Italia: persi 52 km² nel 2017. Come costruire Piazza Navona ogni 2 ore
Secondo il dossier Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) sul consumo di suolo nel 2017, il Veneto è la seconda Regione d'Italia dopo la Lombardia per quota di nuova cementificazione (12,35%), ma si piazza addirittura al primo posto per incremento di ettari (+1.134)
"Sono Lombardia e Veneto le regioni italiane in cui si consuma più suolo in Italia, ed è nella macroregione del Nord, includendo anche Piemonte ed Emilia Romagna, che si perde oltre la metà del territorio agricolo nazionale, per trasformarlo in nuove urbanizzazioni e infrastrutture". Lo scrive Legambiente Lombardia, commentando il rapporto Ispra.
"Il consumo del suolo è una malattia che debilita l'italia. Questa malattia non solo si può, ma si deve curare riprendendo innanzitutto il percorso del disegno di legge sul "contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato" che, nella passata legislatura, dopo essere stato approvato nel 2016 dalla Camera, si è interrotto al Senato". Lo dice la presidente del Wwf italia, Donatella Bianchi, commentando i dati dell'Ispra sul consumo di suolo. Il WWF in diversi dossier sul consumo del suolo, elaborati per l’associazione dal gruppo di ricerca dell’Università dell’Aquila, ha già documentato, oltre a quanto rilevato da ISPRA che l’Italia più bella e più fragile negli ultimi cinquant'anni è sotto attacco, denunciando come: l’urbanizzazione sia aumentata in media in questo periodo del 260% in un’area cuscinetto di 1 km dai Siti di Interesse Comunitario, tutelati dall’Europa; siano stati cementificati dieci chilometri di costa l’anno; nelle due zone a maggiore rischio sismico si sia avuto dagli anni ‘50 uno sviluppo urbanistico di 4 volte superiore a quello rilevato in quegl'anni.
Costa: prima di costruire fare il bilancio ecologico
Per affrontare il tema del consumo di suolo da fermare "abbiamo un'ottima norma, non passata per poco nella scorsa legislatura", una legge "valutata positivamente da tutto l'arco parlamentare". Questo "è l'elemento da cui ripartire", la legge "va aggiustata in alcuni passaggi, a mio parere, però ripartiamo da lì e non sprechiamo tempo". Sergio Costa, ministro dell'Ambiente, lo dice nel suo intervento alla presentazione del rapporto Ispra sul consumo di suolo, alla Camera. Ad esempio "mi piacerebbe che prima di cementificare, di costruire, si faccia il cosiddetto bilancio ecologico", prosegue Cota, "allargando la visione al costo sociale per il cittadino". Certo, la legge preparata nella scorsa legislatura "mi piace molto - dice il ministro - ma si deve introdurre il concetto di elevato valore ecologico in talune zone del nostro Paese, si deve introdurre il concetto di bilancio ecologico, poi valuta il Parlamento sovrano". Ancora, dice Costa, si dovrebbe "disporre l'acquisizione d'ufficio delle lottizzazioni abusive a favore del Demanio", perché "è spreco di suolo, consumo abusivo, anche quello, anzi lo è di piu'". Ancora: "bisogna andare oltre, quindi acquisisco quel bene, lo do al Demanio perché soddisfi altri tipi di esigenze aggiuntive sempre che non vi siano condizioni limite nelle quali quel bene va abbattuto". E poi: "dove vi saranno delle autorizzazioni non ancora date ma in itinere che non ci convincono, andranno fermate" e, conclude, "è tanta roba, chi proviene dal territorio sa quanta roba c'è".