Alle Giornate del cinema muto è il giorno del primo Zorro
Il suo sogno era interpretare eroi come D'Artagnan dei Tre moschettieri. Per questo Douglas Fairbanks, in viaggio di nozze, stanco dei ruoli da commedia interpretati fino ad allora, decise di acquistare i diritti di un romanzo pulp, La maledizione di Capestrano, dove per la prima volta faceva la sua comparsa lo spadaccino destinato a diventare leggenda. Nacque così The Mark of Zorro (Il segno di Zorro), in programma oggi alle Giornate del cinema muto di Pordenone, con la sua perfetta miscela di avventura e umorismo, una scommessa vincente oltre ogni aspettativa che decretò l’affermazione nell’immaginario degli spettatori di tutto il mondo di un personaggio che diventò l’archetipo di tanti supereroi a venire, in testa Batman. Non a caso Bob Kane, l’inventore dell’uomo pipistrello, era da piccolo un cultore di Zorro e riconobbe che l’idea di farlo mascherato gli venne proprio da Zorro. Fra tutti i film e le serie televisive nate sulla scia del primo Zorro, l’originale del 1920 con la regia di Fred Niblo, il preferito di Rodolfo Valentino, e un Douglas Faibanks al meglio delle sue doti anche atletiche, resta il migliore