La poesia vista da Marco Antonio Campos
Presentato il libro "Non per molto tempo" dell'autore messicano
"Vedo la poesia come una spirale musicale, il più possibile vicino al canto". Lo ha detto il poeta messicano Marco Antonio Campos, a Roma per presentare la traduzione italiana del suo ultimo libro di liriche, "Non per molto tempo" (Ed. La Vita Felice). Il volume è stato illustrato nell'Ambasciata del Messico, alla presenza dell'autore e del professor Stefano Tedeschi, ispanista e docente alla Sapienza.
Campos (Città del Messico, 1949) è poeta, narratore, saggista e traduttore. Ha pubblicato le raccolte di poesia: 'Muertos y disfraces' (1974), 'Una seña en la sepultura' (1978), 'La ceniza en la frente' (1979), 'Monólogos' (1985), 'Los adioses del forastero' (1996), 'Viernes en Jerusalén' (2005) e 'Dime dónde, en qué país' (2010). La casa editrice El Tucán de Virginia ha pubblicato nel 2007 la sua poesia completa con il titolo: 'El forastero en la tierra' (1970-2004). È autore dei romanzi 'Que la carne es hierba' (1982) e 'Hemos perdido el reino' (1987), dei libri di racconti 'La desaparición de Fabricio Montesco' (1977) e 'No pasará el invierno' (1985), dei saggi 'Señales en el camino' (1984), 'Siga las señales' (1989), 'Los resplandores del relámpago' (2000), 'El café literario en ciudad de México en los siglos XIX y XX' (2001), 'Las ciudades de los desdichados' (2002), 'Indicaciones' (2014) e delle raccolte di interviste 'De viva voz' (1986), 'Literatura en voz alta' (1996) e 'El poeta en un poema' (1998).
Ha inoltre ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali e ha tradotto, tra gli altri, Baudelaire, Rimbaud, Gide, Artaud, Saba, Cardarelli, Ungaretti e Quasimodo. Suoi libri di poesia sono stati tradotti in inglese, francese, tedesco, italiano e olandese.
Campos (Città del Messico, 1949) è poeta, narratore, saggista e traduttore. Ha pubblicato le raccolte di poesia: 'Muertos y disfraces' (1974), 'Una seña en la sepultura' (1978), 'La ceniza en la frente' (1979), 'Monólogos' (1985), 'Los adioses del forastero' (1996), 'Viernes en Jerusalén' (2005) e 'Dime dónde, en qué país' (2010). La casa editrice El Tucán de Virginia ha pubblicato nel 2007 la sua poesia completa con il titolo: 'El forastero en la tierra' (1970-2004). È autore dei romanzi 'Que la carne es hierba' (1982) e 'Hemos perdido el reino' (1987), dei libri di racconti 'La desaparición de Fabricio Montesco' (1977) e 'No pasará el invierno' (1985), dei saggi 'Señales en el camino' (1984), 'Siga las señales' (1989), 'Los resplandores del relámpago' (2000), 'El café literario en ciudad de México en los siglos XIX y XX' (2001), 'Las ciudades de los desdichados' (2002), 'Indicaciones' (2014) e delle raccolte di interviste 'De viva voz' (1986), 'Literatura en voz alta' (1996) e 'El poeta en un poema' (1998).
Ha inoltre ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali e ha tradotto, tra gli altri, Baudelaire, Rimbaud, Gide, Artaud, Saba, Cardarelli, Ungaretti e Quasimodo. Suoi libri di poesia sono stati tradotti in inglese, francese, tedesco, italiano e olandese.