Amsterdam, 1 aprile 2001: 20 anni fa il primo matrimonio tra persone dello stesso sesso
Poco dopo lo scoccare della mezzanotte del 1 aprile 2001 il sindaco di Amsterdam sposò quattro coppie gay, i Paesi Bassi diventarono così il primo Paese al mondo a legalizzare i matrimoni tra persone dello stesso sesso. 20 foto da tutto il mondo per celebrare i 20 anni di un evento che ha segnato una delle più sentite e discusse battaglie per i diritti civili
"Ci sono due ragioni per gioire", disse il sindaco Job Cohen agli sposi prima che il rinfresco a base di champagne rosé e torta rosa fosse servito: "State celebrando il vostro matrimonio, e state anche celebrando il vostro diritto di essere sposati". Il matrimonio tra persone dello stesso sesso è ora legale in 28 Paesi in tutto il mondo ma la sua diffusione è disomogenea e se comprende la maggior parte dell'Europa occidentale, in Asia è Taiwan l'unico posto ad aver fatto questo passo così come il Sudafrica è l'unico Paese africano. Diversi paesi in Europa - tra cui Italia insieme a Grecia e Repubblica Ceca - prevedono unioni civili. Ma anche se questi accordi comprendono molte delle protezioni del matrimonio tradizionale, molti attivisti LGBTQ li vedono come un riconoscimento di serie B, uno status di secondo livello con tutele comunque impari rispetto al resto della popolazione. In America Latina è stata l'Argentina il primo paese a legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Il mondo rimane polarizzato per quanto riguarda l'accettazione dei diritti LGBTQ, con quasi 70 paesi continuano a criminalizzare le relazioni omosessuali. In molti Paesi, anche al di fuori di Asia e Africa, l'opposizione al matrimonio egualitario rimane veemente. In Guatemala, alcuni parlamentari hanno proposto una legge che lo vieti esplicitamente. In Polonia, il presidente Andrzej Duda è stato rieletto l'anno scorso dopo una campagna che dipingeva il movimento per i diritti LGBTQ come più dannoso del comunismo. La Polonia fa parte del blocco di Paesi dell'Europa orientale che resistono al matrimonio tra persone dello stesso sesso, mentre 16 paesi dell'Europa occidentale lo hanno legalizzato.
La Svizzera sta per diventare il diciassettesimo - il parlamento elvetico infatti ha approvato a dicembre una legge che lo consente. Ma non è ancora entrata in vigore e gli oppositori stanno cercando di raccogliere abbastanza firme per richiedere un referendum abrogativo. Il matrimonio egualitario è legale negli Stati Uniti, Canada e Costa Rica; cinque paesi sudamericani; la maggioranza dei 32 stati del Messico; Australia e Nuova Zelanda. Sommati insieme, questi paesi ospitano circa 1,2 miliardi di persone, circa 15% della popolazione mondiale. La legalizzazione è avvenuta in vari modi: attraverso sentenze dei tribunali, leggi e - nel caso dell'Irlanda - una clamorosa approvazione da parte degli elettori in un referendum nazionale del 2015.
Il favore dell'opinione pubblica nei confronti del matrimonio tra persone dello stesso sesso è aumentato costantemente negli Stati Uniti dal 2004. Allora, secondo il Gallup Poll, il 42% degli americani pensava che dovesse essere legalizzato. L'anno scorso, quella cifra ha raggiunto il 67%. In Africa, dove le tradizioni religiose e culturali spesso disapprovano l'omosessualità, nessun Paese sembra intenzionato a seguire il Sudafrica. La situazione è più fluida in Asia. Un disegno di legge sull'unione tra persone dello stesso sesso è stato proposto nel Parlamento thailandese. In Giappone, dove alcuni governi locali riconoscono le unioni gay, un tribunale ha recentemente stabilito che il matrimonio egualitario è consentito dalla Costituzione. Nel 2018, l'India ha cancellato una legge di epoca coloniale che puniva le relazioni omosessuali con pene a fino a 10 anni di carcere. Il matrimonio rimane tuttavia illegale; il governo indiano sostiene che le coppie gay e lesbiche non meritano lo status di "unità familiare".
Dal 2001 nei Paesi Bassi, ci sono stati più di 18.000 matrimoni tra persone dello stesso sesso - circa il 53% dei quali tra donne, secondo l'Ufficio Centrale di Statistica olandese secondo cui ogni anno circa 400 di questi matrimoni si interrompono. Amsterdam celebrerà l'anniversario del 1 aprile con un evento online e una "passeggiata arcobaleno" lungo 20 siti considerati importanti nella lotta per i diritti LGBTQ. "Ci sono ancora motivi di preoccupazione", dice in un comunicato il municipio di Amsterdam che dal 2018 è guidato da Femke Halsema, prima sindaca donna della città, "Perché l'uguaglianza dei diritti non porta automaticamente a trattare tutti allo stesso modo".
Intervistata da Associated Press, una delle coppie sposate 20 anni fa, Gert Kasteel e Dolf Pasker, ha detto che si sono sentiti accettati calorosamente dai propri vicini, anche se sono consapevoli che altrove persiste il sentimento anti-LGBTQ: "Per la maggior parte delle persone, non è più un problema", esulta comunque Pasker, "Oh, happy day!".