Angela Merkel inaugura parco eolico a Sassnitz, il più grande del Baltico
Sessanta gigantesche turbine eoliche, con una capacità di 385 Megawatt, sono in grado di alimentare 400 mila famiglie
Non è un parco eolico come gli altri, ma è considerato il più grande del Baltico e servirà a traghettare la Germania verso l'approvvigionamento energetico nel rispetto degli obiettivi che i tedeschi si sono prefissati con loro stessi e con i partner mondiali. In altre parole è il risultato delle politiche energetiche di Angela Merkel, invitata speciale nel giorno dell'inaugurazione della struttura realizzata a Sassnitz sul mar Baltico insieme con il ministro norvegese del petrolio e dell'energia, Kjell Bjorge Freiberg, e con l'amministratore delegato di E.ON, la multinazionale elettrica tedesca, Johannes Teyssen.
Sessanta gigantesche turbine eoliche, che compongono Arkona Park, nella cittadina di Sassnitz, sono state installate l'anno scorso in tempi record: tre mesi. Il parco ha una capacità di 385 Megawatt, sufficienti ad alimentare 400 mila famiglie, e vanta già un contratto di quattro anni con la compagnia energetica francese Engie. Nonostante sia in servizio già da alcuni mesi, la struttura, nata da una joint venture con la Norvegia, è stata inaugurata soltanto adesso. A un mese dalle elezioni europee.
"Per limitare le conseguenze dei cambiamenti climatici, di cui discutiamo molto, abbiamo bisogno di un cambiamento completo e affidabile del nostro sistema energetico", ha dichiarato la Cancelliera. "Arkona è un esempio concreto del cambiamento energetico tedesco", ha aggiunto Merkel. Un passo necessario per mantenere le promesse fatte nel 2011, dopo il disastro della centrale nucleare giapponese Fukushima Dai-ichi. Ovviamente, ci vorrà del tempo. Il parco eolico a Sassnitz è soltanto un primo passo verso il futuro. Importante. Ma un primo passo.
La Germania, infatti, utilizza principalmente carbone altamente inquinante (carbone e lignite) e spera di poterlo abbandonare nel 2038. Allo stato attuale, le energie rinnovabili (vento, fotovoltaico e biogas) rappresentano il 38% del fabbisogno tedesco. E ora, le stime di raggiungere il 65% entro il 2030 sembrano più concrete.
Sessanta gigantesche turbine eoliche, che compongono Arkona Park, nella cittadina di Sassnitz, sono state installate l'anno scorso in tempi record: tre mesi. Il parco ha una capacità di 385 Megawatt, sufficienti ad alimentare 400 mila famiglie, e vanta già un contratto di quattro anni con la compagnia energetica francese Engie. Nonostante sia in servizio già da alcuni mesi, la struttura, nata da una joint venture con la Norvegia, è stata inaugurata soltanto adesso. A un mese dalle elezioni europee.
"Per limitare le conseguenze dei cambiamenti climatici, di cui discutiamo molto, abbiamo bisogno di un cambiamento completo e affidabile del nostro sistema energetico", ha dichiarato la Cancelliera. "Arkona è un esempio concreto del cambiamento energetico tedesco", ha aggiunto Merkel. Un passo necessario per mantenere le promesse fatte nel 2011, dopo il disastro della centrale nucleare giapponese Fukushima Dai-ichi. Ovviamente, ci vorrà del tempo. Il parco eolico a Sassnitz è soltanto un primo passo verso il futuro. Importante. Ma un primo passo.
La Germania, infatti, utilizza principalmente carbone altamente inquinante (carbone e lignite) e spera di poterlo abbandonare nel 2038. Allo stato attuale, le energie rinnovabili (vento, fotovoltaico e biogas) rappresentano il 38% del fabbisogno tedesco. E ora, le stime di raggiungere il 65% entro il 2030 sembrano più concrete.