Arrestati Mugabe e tre ministri. Zimbabwe nel caos, è golpe
Gli arresti dopo che l'esercito dello Zimbabwe ha circondato con i carri armati la tv di stato e la casa del presidente. Il segretario generale dell'Onu, Guterres, ha lanciato un appello alla "calma, non violenza e moderazione"
La situazione è precipitata dopo le ultime manovre di palazzo, che hanno portato alla fuga del vicepresidente Emmerson Mnangagwa, potenziale successore dell'ultranovantenne capo di Stato, accusato, dopo 50 anni al fianco di Mugabe, di tramare contro di lui.
In riferimento a Mnangagwa si legge nei tweet: "Sarà il presidente dello Zanu-Pf", "Né lo Zimbabwe né lo Zanu sono di Mugabe e della sua moglie". Anche tre ministri del governo sono stati arrestati dai militari, che hanno preso il controllo delle strade della capitale Harare, davanti al parlamento. Si tratta del titolare delle Finanze Ignatius Chombo, quello dell'Educazione Superiore Jonathan Moyo e quello delle opere pubbliche, anche commissario politico dello Zanu-Pf, Saviour Kasukuwere. I tre fanno parte del gruppo conosciuto come G40, una corrente del partito al potere che secondo gli analisti cerca di espellere i veterani della guerra di indipendenza, tra i quali figura Mnangagwa, destituito per spianare la strada del potere alla first lady Grace Mugabe. Secondo la stampa locale, Moyo sarebbe stato il cervello della fazione, una delle tante in cui si è diviso il partito, per organizzare la successione di Mugabe.
Da 30 anni al potere come presidente (1987-2017), primo ministro dello Zimbabwe dal 1980 al 1987, il leader di 93 anni Mugabe, deve fare i conti con quello che sembra essere proprio un colpo di stato. L'esercito ha già smentito, ma per precauzione l'ambasciata Usa ha chiuso la sede al pubblico, mentre quella della Gran Bretagna ha invitato i suoi cittadini a rimanare a casa. Su twitter la sede diplomatica americana ha citato "la situazione incerta" e "segnalazioni di inusuali attività militari" in città.
Due to ongoing uncertainty in Zimbabwe, the U.S. Embassy in Harare will be minimally staffed and closed to the public on November 15. Embassy personnel will continue to monitor the situation closely. @StateDept
— U.S. Embassy Harare (@usembassyharare) 15 novembre 2017
Il comunicato dell'esercito, successivamente smentito dai fatti: "Non è un golpe"
In diretta tv, i militari hanno letto un comunicato. "Non è una presa di potere dell'esercito sul governo", ha detto un generale leggendo la dichiarazione. "Vogliamo assicurare che sua eccellenza il presidente e la sua famiglia sono al sicuro. Stiamo dando la caccia ai criminali che circondano Mugabe e chi li spalleggia nel commettere crimini che causano sofferenze sociali ed economiche al paese. Li porteremo davanti alla giustizia - continua il comunicato, prima di concludere - non appena avremo compiuto la nostra missione ci aspettiamo che la situazione torni alla normalità".