Marco Carta, giudice non convalida l'arresto. L'avvocato: "Estraneo ai fatti"
Il cantante: "Non sono stato io a rubare, felice di poterlo dire". Carta rinviato a giudizio. Prima udienza del processo a settembre
Il giudice di Milano non ha convalidato l'arresto di Marco Carta e non ha applicato nessuna misura cautelare. È quanto riferisce il suo avvocato Simone Ciro Giordano al termine del processo per direttissima che si è svolto in Tribunale a Milano, a porte chiuse, dopo l'arresto ieri per furto aggravato del 34enne alla Rinascente. "È stata chiarita la totale estraneità di Marco Carta. Lui è estraneo a qualsiasi addebito. Il fatto è attribuibile ad altri soggetti, lui è totalmente estraneo, è stato acclarato dal giudice. Marco è una bravissima persona", spiega l'avvocato uscendo dall'aula.
Il cantante Marco Carta, vincitore di Sanremo, Amici e Tale e Quale Show, era stato arrestato ieri sera, insieme a una donna di 53 anni, alla Rinascente di piazza del Duomo a Milano con l'accusa di furto aggravato di sei magliette del valore di 1200 euro e per lui erano stati disposti gli arresti domiciliari. Nel processo per direttissima, il giudice di Milano non ha convalidato l'arresto di Marco Carta e non ha applicato nessuna misura cautelare.
"Un vecchio proverbio diceva 'male non fare, paura non avere', ho continuato a ripetermelo in attesa di vedere il magistrato e ho fatto bene a ripetermelo e ad aver fiducia nella magistratura che ha riconosciuto la mia totale estraneità ai fatti", dice Marco Carta, che sottolinea: "sono onesto, non rubo". E lancia un appello: "sono molto scosso spero e mi auguro con tutto il cuore che la stampa e il web diano alla notizia della mia estraneità al reato di furto aggravato la stessa rilevanza che hanno dato all'arresto".
Il giudice però ha rinviato a giudizio il cantante, imputato per furto aggravato in concorso con la donna di 53 anni dentro la cui borsa, secondo quanto si apprende, sono state trovate sei magliette rubate e un cacciavite. L'arresto della signora, invece, è stato convalidato. Il processo inizierà a settembre.
Marco Carta resta indagato a piede libero per concorso nel furto delle magliette avvenuto ieri alla Rinascente di Milano. Il giudice durante l'udienza di convalida non ha convalidato l'arresto del cantante 34enne e lo ha invece fatto per la 53enne che si trovava con lui ieri nel negozio. Per la donna sarebbe stata predisposta una nuova misura cautelare. La prossima udienza del processo per entrambi si terrà a settembre e i vigili urbani stanno acquisendo le immagini e i filmati per indagare su quanto avvenuto esattamente nel negozio. Le magliette sarebbero state nella borsa della donna insieme a lui.
Carta e Fabiana Muscas, la 53enne che era con lui ieri sera al momento dell'arresto, saranno dunque processati e la prossima udienza del processo per direttissima è stata fissata nella seconda metà di settembre.
L'arresto di Carta non è stato convalidato perché gli agenti hanno trovato solo la donna in possesso della merce rubata: era nella sua borsa insieme al cacciavite con cui avrebbe strappato l'antitaccheggio. La testimonianza del personale del grande magazzino non è stata ritenuta sufficiente ai fini della convalida.
Alla donna, nonostante la conferma dell'arresto, non è stata applicata nessuna misura cautelare ed è indagata a piede libero come Carta per furto aggravato in concorso. Saranno fondamentali le immagini delle telecamere presenti nei negozi della Rinascente per ricostruire esattamente gli addebiti.
Il cantante Marco Carta, vincitore di Sanremo, Amici e Tale e Quale Show, era stato arrestato ieri sera, insieme a una donna di 53 anni, alla Rinascente di piazza del Duomo a Milano con l'accusa di furto aggravato di sei magliette del valore di 1200 euro e per lui erano stati disposti gli arresti domiciliari. Nel processo per direttissima, il giudice di Milano non ha convalidato l'arresto di Marco Carta e non ha applicato nessuna misura cautelare.
"Un vecchio proverbio diceva 'male non fare, paura non avere', ho continuato a ripetermelo in attesa di vedere il magistrato e ho fatto bene a ripetermelo e ad aver fiducia nella magistratura che ha riconosciuto la mia totale estraneità ai fatti", dice Marco Carta, che sottolinea: "sono onesto, non rubo". E lancia un appello: "sono molto scosso spero e mi auguro con tutto il cuore che la stampa e il web diano alla notizia della mia estraneità al reato di furto aggravato la stessa rilevanza che hanno dato all'arresto".
Il giudice però ha rinviato a giudizio il cantante, imputato per furto aggravato in concorso con la donna di 53 anni dentro la cui borsa, secondo quanto si apprende, sono state trovate sei magliette rubate e un cacciavite. L'arresto della signora, invece, è stato convalidato. Il processo inizierà a settembre.
Marco Carta resta indagato a piede libero per concorso nel furto delle magliette avvenuto ieri alla Rinascente di Milano. Il giudice durante l'udienza di convalida non ha convalidato l'arresto del cantante 34enne e lo ha invece fatto per la 53enne che si trovava con lui ieri nel negozio. Per la donna sarebbe stata predisposta una nuova misura cautelare. La prossima udienza del processo per entrambi si terrà a settembre e i vigili urbani stanno acquisendo le immagini e i filmati per indagare su quanto avvenuto esattamente nel negozio. Le magliette sarebbero state nella borsa della donna insieme a lui.
Carta e Fabiana Muscas, la 53enne che era con lui ieri sera al momento dell'arresto, saranno dunque processati e la prossima udienza del processo per direttissima è stata fissata nella seconda metà di settembre.
L'arresto di Carta non è stato convalidato perché gli agenti hanno trovato solo la donna in possesso della merce rubata: era nella sua borsa insieme al cacciavite con cui avrebbe strappato l'antitaccheggio. La testimonianza del personale del grande magazzino non è stata ritenuta sufficiente ai fini della convalida.
Alla donna, nonostante la conferma dell'arresto, non è stata applicata nessuna misura cautelare ed è indagata a piede libero come Carta per furto aggravato in concorso. Saranno fondamentali le immagini delle telecamere presenti nei negozi della Rinascente per ricostruire esattamente gli addebiti.