Siria, Assad prega nella moschea di Daraya, città simbolo della ribellione
Il presidente siriano, Bashar al-Assad, in una delle sue rare apparizioni in pubblico, si è recato alla moschea Saad Ibn Muaz di Daraya, uno dei sobborghi di Damasco, in occasione dell'Eid al-Adha, la Festa del Sacrificio che si celebra in gran parte dei Paesi musulmani.
Il presidente siriano Bashar al Assad raccolto in preghiera nella moschea di Daraya, città simbolo della ribellione che a fine agosto si è arresa dopo quattro anni alle forze del regime.
Le foto e il video del presidente che arriva nel centro, vicino all'aeroporto militare di Mezze e all'autostrada che unisce Damasco con il Libano, in occasione della festa islamica del Sacrificio, sono state trasmesse dalla tv di Stato e rilanciate su Twitter. Daraya, una delle prime città a sollevarsi contro il regime di Assad, è stata riconquistata a fine agosto dall'esercito siriano dopo lo sgombero di migliaia di ribelli e civili sottoposti per quattro anni a uno spietato assedio e a incessanti bombardamenti. Il presidente insieme ad altri responsabili politici e religiosi ha partecipato alle preghiere per la festività musulmana del sacrificio, che mette fine all'hajj, il pellegrinaggio annuale alla Mecca.
Il mufti della provincia di Damasco, Adnane al Afyouni, che ha presieduto la preghiera, ha dichiarato che Daraya deve essere un esempio per la "riconciliazione tra tutti i siriani e l'abbandono dei combattimenti" in questo Paese funestato da cinque anni di guerra, costati la vita a oltre 290mila persone.
Le foto e il video del presidente che arriva nel centro, vicino all'aeroporto militare di Mezze e all'autostrada che unisce Damasco con il Libano, in occasione della festa islamica del Sacrificio, sono state trasmesse dalla tv di Stato e rilanciate su Twitter. Daraya, una delle prime città a sollevarsi contro il regime di Assad, è stata riconquistata a fine agosto dall'esercito siriano dopo lo sgombero di migliaia di ribelli e civili sottoposti per quattro anni a uno spietato assedio e a incessanti bombardamenti. Il presidente insieme ad altri responsabili politici e religiosi ha partecipato alle preghiere per la festività musulmana del sacrificio, che mette fine all'hajj, il pellegrinaggio annuale alla Mecca.
Il mufti della provincia di Damasco, Adnane al Afyouni, che ha presieduto la preghiera, ha dichiarato che Daraya deve essere un esempio per la "riconciliazione tra tutti i siriani e l'abbandono dei combattimenti" in questo Paese funestato da cinque anni di guerra, costati la vita a oltre 290mila persone.