Basket, il cranio fracassato e la protesi al titanio: Marco Ceron può tornare a giocare
A novembre 2018 il tremendo infortunio contro la squadra di basket Fiat Torino. Marco Ceron, della Brescia Leonessa, è uscito dal tunnel e potrà tornare a giocare. Con il cranio fracassato, gli fu inserita in testa una placca al titanio realizzata con una stampante 3D. Il giocatore la mostra ai giornalisti
C'è voluto più del previsto. Alla fine, dopo il terribile infortunio, Marco Ceron è riuscito ad avere il lasciapassare dal Coni: "Può tornare a giocare". Una vicenda terribile, la sua, consumata in campo e conclusa al Molinette di Torino, dopo il ricovero nel Reparto di Neurochirurgia degli Spedali Civili di Brescia, con l'impianto di una protesi al titanio realizzata con una stampante 3D. Con il cranio fracassato, il giocare della Brescia Leonessa si è dovuto fermare per otto mesi. L'incidente durante il match di basket con la Fiat Torino. Lo sportivo di Mirano (Venezia) è finito sul parquet per una gomitata alla testa, del tutto fortuita, da parte del cestista Mouhammadou Jaiteh.
"Devo ringraziare i tifosi, che mi sono stati vicini dal primo giorno dell'infortunio. La testa me l'hanno messa a posto, mi sono fatto male apposta perché avevo bisogno di un cambio", ha scherzato qualche mese fa.
"Devo ringraziare i tifosi, che mi sono stati vicini dal primo giorno dell'infortunio. La testa me l'hanno messa a posto, mi sono fatto male apposta perché avevo bisogno di un cambio", ha scherzato qualche mese fa.
Ceron rischiò la vita il 25 novembre 2018 quando subì la frattura dell'osso temporale. Espletate le pratiche burocratiche, il cestista potrà riprendere l'attività agonistica senza alcuna limitazione. In un primo momento, dopo il fallito test abilitativo della Federazione Italiana Pallacanestro (Fip), Ceron aveva fatto ricorso al Comitato Olimpico Nazionale Italiano (Coni).