Boeing precipitato durante attacco a basi Usa. "Non è guasto motore". Fonti: "Colpito da missili"
Oltre al guasto tecnico che avrebbe potuto innescare un'esplosione a bordo, nuove ipotesi si fanno più insistenti: il Boeing 737 dell'Ukraine International Airlines (volo PS 752) - andato a fuoco e precipitato durante la fase di decollo dall'aeroporto di Teheran Khomeini - potrebbe essere stato colpito da un "oggetto volante". Probabilmente un missile. Il Canada dice di avere le prove. E ora i media americani parlano apertamente di possibile errore
Dato inizialmente per certo, il "problema al motore" resta soltanto una delle ipotesi che avrebbero provocato un incendio a bordo del Boeing 737 ucraino prima di precipitare mentre cercava di rientrare all'aeroporto internazionale di Teheran. La vicenda, avvenuta in concomitanza con l'attacco iraniano alle basi Usa in Iraq, in un primo momento approssimata come "guasto tecnico"; il giorno dopo torna al riesame con nuove teorie plausibili: l'impatto con un drone o "altro oggetto volante", forse un missile, è tra le eventualità al pari della pista terroristica. Ma col passare delle ore i sospetti tramutano in crude verità. Le scatole nere danneggiate, entrambe, e mezze ammissioni portano alla possibilità dell'errore. L'aereo sarebbe stato colpito da un missile.
Secondo la rivista Newsweek, il Boeing 737 sarebbe stato abbattuto da un missile anti-aereo. Un errore continua ancora Newsweek che cita tre fonti: Pentagono e le intelligence Usa e irachena. Gli fa eco l'emittente Cbs che accredita la tesi dell'abbattimento del Boeing a Teheran fornendo ulteriori dettagli. L'intelligence americana avrebbe intercettato i segnali di due missili lanciati dagli iraniani, probabilmente degli SA-15, seguiti poco dopo da un'esplosione. Così l'aereo sarebbe rimasto coinvolto nella rappresaglia in maniera del tutto involontaria. Kiev che maturava la speranza di poter partecipare alla commissione che sta indagando sulla vicenza ora si rivolge all'Onu.
Teheran smentisce ancora
"Quello che posso dirvi è che l'aereo non è stato colpito da un missile". Lo ha detto il capo dell'Ente iraniano per l'Aviazione civile, Ali Abedzadeh, durante una conferenza stampa trasmessa dall'iraniana Press Tv in seguito all'incidente a Teheran costato la vita a 176 persone a bordo di un Boeing 737 dell'Ukraine International Airlines. "Non hanno alcun valore commenti su quello che è accaduto prima di ascoltare e analizzare i dati delle scatole nere", ha detto Abedzadeh. Intanto l'Austrian Airlines, la principale compagnia aerea austriaca che fa parte del gruppo Lufthansa, ha annunciato l'interruzione dei suoi voli verso Teheran per motivi di sicurezza.
Scatole nere danneggiate
Entrambe le scatole nere del Boeing 737-800 della compagnia aerea ucraina sono state danneggiate. Lo ha dichiarato nella relazione preliminare il capo dell'Organizzazione per l'aviazione civile dell'Iran, Abedzadeh. "Entrambi i dispositivi sono stati danneggiati dalle fiamme e dall'incidente", si legge nel rapporto, "sulle parti della memoria di entrambe le scatole nere sono visibili danni fisici". Secondo il capo dell'aviazione l'aereo si è alzato a un'altitudine di 8 mila piedi prima di sparire dai radar. Sarebbe caduto a terra senza avere nessun contatto con la torre di controllo.
Kiev invia squadra di esperti
Tutta da chiarire, insomma, la dinamica della tragedia, come spera il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando al telefono con il suo omologo iraniano Hassan Rohani. Kiev ha già inviato a Teheran una squadra di 45 esperti per lavorare sul luogo del disastro e per il rimpatrio delle salme dei cittadini ucraini. Tra loro ci sarebbero degli esperti dell'aviazione che, autorità iraniane permettendo, dovrebbero prendere parte alle indagini sulle scatole nere recuperate dal Boeing 737. ''Speriamo si possa far parte della commissione e partecipare alla decifrazione delle registrazioni del volo", ha dichiarato Zelensky in un video pubblicato su Telegram dalla presidenza ucraina.
Zelensky si è rivolto anche alla comunità internazionale, in particolare al Canada, che piange oltre 60 vittime: "Chiedo una cooperazione ampia e che siano evitate speculazioni e che non siano diffuse informazioni prima che la commissione termini il suo lavoro d'indagine. È evidente a tutti che vogliamo arrivare alla verità il prima possibile, però la velocità può interferire con la verità. Dobbiamo almeno aspettare un rapporto preliminare della commissione d'indagine. Chiedo a tutti di astenersi da manipolazioni, speculazioni, teorie di cospirazioni e ipotesi non verificate", ha terminato l'ex comico.
Nel frattempo il Canada chiede aiuto all'Italia considerando che non ha una Rappresentanza Diplomatica a Teheran. ll Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Luigi Di Maio ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo canadese, Philippe Champagne, raccogliendo la richiesta d'assistenza per la protezione degli interessi canadesi e la facilitazione delle attività di assistenza consolare in Iran.
Nell'attesa di ulteriori sviluppi restano delle certezze che alimentano il mistero. Il rapporto iraniano sul disastro costato la vita a 176 persone afferma che l'equipaggio del Boeing 737 dell'Ukrainian International Airlines non ha chiesto aiuto né effettuato alcuna chiamata radio. Inoltre, quando l'aereo è precipitato stava cercando di tornare (indietro) all'aeroporto Imam Khomeini di Teheran.
Secondo la rivista Newsweek, il Boeing 737 sarebbe stato abbattuto da un missile anti-aereo. Un errore continua ancora Newsweek che cita tre fonti: Pentagono e le intelligence Usa e irachena. Gli fa eco l'emittente Cbs che accredita la tesi dell'abbattimento del Boeing a Teheran fornendo ulteriori dettagli. L'intelligence americana avrebbe intercettato i segnali di due missili lanciati dagli iraniani, probabilmente degli SA-15, seguiti poco dopo da un'esplosione. Così l'aereo sarebbe rimasto coinvolto nella rappresaglia in maniera del tutto involontaria. Kiev che maturava la speranza di poter partecipare alla commissione che sta indagando sulla vicenza ora si rivolge all'Onu.
Teheran smentisce ancora
"Quello che posso dirvi è che l'aereo non è stato colpito da un missile". Lo ha detto il capo dell'Ente iraniano per l'Aviazione civile, Ali Abedzadeh, durante una conferenza stampa trasmessa dall'iraniana Press Tv in seguito all'incidente a Teheran costato la vita a 176 persone a bordo di un Boeing 737 dell'Ukraine International Airlines. "Non hanno alcun valore commenti su quello che è accaduto prima di ascoltare e analizzare i dati delle scatole nere", ha detto Abedzadeh. Intanto l'Austrian Airlines, la principale compagnia aerea austriaca che fa parte del gruppo Lufthansa, ha annunciato l'interruzione dei suoi voli verso Teheran per motivi di sicurezza.
Scatole nere danneggiate
Entrambe le scatole nere del Boeing 737-800 della compagnia aerea ucraina sono state danneggiate. Lo ha dichiarato nella relazione preliminare il capo dell'Organizzazione per l'aviazione civile dell'Iran, Abedzadeh. "Entrambi i dispositivi sono stati danneggiati dalle fiamme e dall'incidente", si legge nel rapporto, "sulle parti della memoria di entrambe le scatole nere sono visibili danni fisici". Secondo il capo dell'aviazione l'aereo si è alzato a un'altitudine di 8 mila piedi prima di sparire dai radar. Sarebbe caduto a terra senza avere nessun contatto con la torre di controllo.
Kiev invia squadra di esperti
Tutta da chiarire, insomma, la dinamica della tragedia, come spera il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando al telefono con il suo omologo iraniano Hassan Rohani. Kiev ha già inviato a Teheran una squadra di 45 esperti per lavorare sul luogo del disastro e per il rimpatrio delle salme dei cittadini ucraini. Tra loro ci sarebbero degli esperti dell'aviazione che, autorità iraniane permettendo, dovrebbero prendere parte alle indagini sulle scatole nere recuperate dal Boeing 737. ''Speriamo si possa far parte della commissione e partecipare alla decifrazione delle registrazioni del volo", ha dichiarato Zelensky in un video pubblicato su Telegram dalla presidenza ucraina.
Zelensky si è rivolto anche alla comunità internazionale, in particolare al Canada, che piange oltre 60 vittime: "Chiedo una cooperazione ampia e che siano evitate speculazioni e che non siano diffuse informazioni prima che la commissione termini il suo lavoro d'indagine. È evidente a tutti che vogliamo arrivare alla verità il prima possibile, però la velocità può interferire con la verità. Dobbiamo almeno aspettare un rapporto preliminare della commissione d'indagine. Chiedo a tutti di astenersi da manipolazioni, speculazioni, teorie di cospirazioni e ipotesi non verificate", ha terminato l'ex comico.
Nel frattempo il Canada chiede aiuto all'Italia considerando che non ha una Rappresentanza Diplomatica a Teheran. ll Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Luigi Di Maio ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo canadese, Philippe Champagne, raccogliendo la richiesta d'assistenza per la protezione degli interessi canadesi e la facilitazione delle attività di assistenza consolare in Iran.
Nell'attesa di ulteriori sviluppi restano delle certezze che alimentano il mistero. Il rapporto iraniano sul disastro costato la vita a 176 persone afferma che l'equipaggio del Boeing 737 dell'Ukrainian International Airlines non ha chiesto aiuto né effettuato alcuna chiamata radio. Inoltre, quando l'aereo è precipitato stava cercando di tornare (indietro) all'aeroporto Imam Khomeini di Teheran.