Britney Spears, prima vittoria: può scegliersi l'avvocato. In lacrime: "Pensavo volessero uccidermi"
Nuova udienza a Los Angeles nella causa contro la tutela legale del padre Jamie. I fan del movimento manifestano fuori dal tribunale al grido #freebritney
"Ho pensato che stessero tentando di uccidermi. Vorrei che mio padre venisse incriminato per abuso di tutela". Sono le parole della cantante americana Britney Spears che, contrariamente al previsto,
è tornata a parlare, via telefono, davanti alla corte del tribunale di Los Angeles, alla ripresa del processo in cui l'artista ha chiesto di essere liberata dalla tutela legale a cui è sottoposta dal 2008. Spears ha ottenuto, intanto, una prima, simbolica vittoria: si è vista riconosciuta il diritto a scegliersi il legale, sostituendo quello nominato dalla corte, che si era dimesso. Britney è ora assistita da Matthew Rosengart, che in passato ha difeso Steven Spielberg e Sean Penn. E' la prima volta che la cantante ottiene il riconoscimento a decidere in autonomia.
Visibilmente emozionata Britney Spears ha parlato via telefono alla Corte, scoppiando in lacrime verso la fine. Ha annunciato l'intenzione di far causa al padre Jamie per il suo ruolo "abusivo" nella custodia legale che da 13 anni l'ha resa incapace di vivere una vita autonoma: "Vorrei portare in corte mio padre per abusi nella tutela", ha detto la popstar, "voglio denunciare mio padre oggi. Voglio un'inchiesta su mio padre". Sempre rivolgendosi alla giudice Brenda Penny che sta esaminando il caso, Britney ha detto di aver avuto spesso paura che i suoi tutori stessero cercando di ucciderla: "Se questo non è abuso, non so cos'altro possa esserlo". La Spears ha poi detto alla Corte di non voler essere sottoposta a nuovi esami psichiatrici nel corso del processo per rimuovere il padre dal ruolo di custode, affermando di soffrire da "gravi traumi da abbandono".
Britney Spears, ha comunicato alla giudice la scelta del nuovo legale e ha poi chiesto di rivolgersi alla Corte, ma ha chiesto che l'aula venisse sgombrata. Mentre Rosengart chiedeva l'udienza privata, Spears lo ha interrotto per dire "Posso parlare con il pubblico in aula." Parlando in modo molto veloce tanto da rendere a volte complicata la comprensione da parte dei cronisti la Spears ha aggiunto: "Mio padre deve essere rimosso oggi", passando poi a descrivere le vessazioni subite dicendo che, da parte della curatela, le sono state negate cose basilari come il caffè, la sua patente di guida e le sue "vitamine per capelli". "Se questo non è abuso, non so cosa sia", ha detto la Spears che ha poi ricordato: "pensavo che stessero cercando di uccidermi" nei primi anni della tutela, mentre veniva sottoposta a superlavoro e a continui esami. Infine ha iniziato a singhiozzare mentre parlava del conforto ,che le dà un cane da terapia e che si sentiva abbandonata dalla sua famiglia.
Il nuovo avvocato Mathew Rosengart ha chiesto al padre della cantante di farsi volontariamente da parte. "È nel migliore interesse della mia cliente", ha detto. L'avvocato ha preso il posto di Samuel Ingham, che era stato assegnato alla Spears nel 2008 e che, secondo recentissime inchieste del New Yorker e del New York Times, era stato più volte dalla parte del padre Jamie. Ingham stesso aveva
chiesto di essere esonerato dall'incarico dopo essere finito nel mirino dei media."Jamie Spears deve essere rimosso come tutore: ci muoveremo rapidamente e aggressivamente per la sua rimozione. la domanda è, perché è coinvolto? dovrebbe rinunciare volontariamente perché questo é nel miglior interesse della mia cliente".