Fu il Granduca Cosimo III de’ Medici che decise di stabilire la delimitazione di alcuni territori particolarmente vocati per la produzione di vini di alta qualità con il bando “Sopra la Dichiarazione de’ Confini delle quattro regioni Chianti, Pomino, Carmignano e Vald’Arno di Sopra”. Il territorio del Chianti, corrispondente oggi alla zona dove si produce il Chianti Classico, diventa "il primo territorio di Vino". A distanza di 300 anni da quel bando, l'assemblea dei soci del Consorzio del Gallo Nero (simbolo del Chianti Classico) ha deciso di avanzare una proposta: l'avvio del processo di inserimento del territorio del Chianti nella lista dei siti patrimonio dell'umanità dell'Unesco. Un territorio, quello dove si produce il Chianti Classico, che può essere definito come un vero e proprio “distretto produttivo” e contare su numeri da “grande impresa”, con un fatturato globale stimabile in oltre 700 milioni di euro, un valore della produzione vinicola imbottigliata di circa 400 milioni di euro