Le ciliegie dal Cile, i mirtilli dall’Argentina e gli asparagi dal Perù: cibi che arrivano sulle nostre tavole per la cattiva abitudine di mangiare frutta e verdura fuori stagione e che giungono in Italia dopo lunghi viaggi con mezzi inquinanti che consumano petrolio ed emettono gas ad effetto serra.
Nella lista dei prodotti indirettamente più inquinanti - rivela Coldiretti - ci sono anche le rose dell'Ecuador per le quali sono state denunciate anche situazioni di sfruttamento del lavoro e rischi per la salute per i prodotti chimici utilizzati.
E' stato calcolato che 1 kg di ciliegie dal Cile per arrivare sulle tavole italiane deve percorrere quasi 12.000 km con un consumo di 6,9 kg di petrolio e l'emissione di 21,6 kg di anidride carbonica. Mentre 1 kg di mirtilli argentini deve volare per più di 11.000 km con un consumo di 6,4 kg di petrolio che liberano 20,1 kg di anidride carbonica.
