Sea Watch 3, Conte: "Ricatto politico con l'uso strumentale di 40 persone"
"Si era deciso di andare in italia, di combattere una battaglia personale. Io però le battaglie personali, se sono un eroe, le combatto con me stesso non coinvolgendo altre persone" afferma il premier sul cqaso della nave ong entrata di forza nel porto di Lampedusa e del conseguente arresto della comandante Carola rackete
"Il dibattito sollecita tanti coinvolgimenti. La mia posizione la conoscete: qualcuno la descrive (Caola Rackete, ndr) come un'eroina, alcuni la stanno insultando. Ritengo scorretto aggredirla verbalmente. Avrà un regolare procedimento giudiziario". Così il premier Giuseppe Conte rispondendo ai giornalisti a margine del difficile Consiglio europeo sulle nomine Ue a Bruxelles. "Non evocherei concetti così forti come disobbedienza civile- aggiunge Conte-, perché ci vedo un ricatto politico compiuto scientemente con l'utilizzo strumentale di quaranta persone".
"Io le battaglie personali, se sono un eroe, lo combatte da solo- continua il premier-, "sostare per 15 giorni quando era chiara la posizione del governo italiano e il fatto di insistere e creare una situazione di grave pericolo... In 15 giorni avrebbero potuto raggiungere tanti altri porti" conclude.
Parlerà con Merkel di Carola Rackete? "Io personalmente ho poco da dire al riguardo- risponde Conte-, "se la Merkel mi parlerà non lo so, ma potrebbe essere l'occasione per chiedere a che punto è la Germania con l'esecuzione della pena dei due manager della Von Thyssen che sono stati condannati in Italia dopo regolare processo che si è esaurito in tutti i gradi di giudizio".