Viva la Repubblica! Fotocronaca del 2 giugno del 1946
Sono passati 75 anni dal referendum del 2 giugno 1946 che sancì la nascita della Repubblica, e che fu il primo appuntamento - se si escludono le amministrative del 10 marzo dello stesso anno - in cui le donne esercitavano il diritto al suffragio
La Repubblica italiana nasce il 2 giugno 1946 con il referendum che boccia con oltre 12 milioni 718 mila voti la monarchia di casa Savoia, cui vanno circa 2 milioni di preferenze in meno. Il 13 giugno il re Umberto II lascia il Paese per l'esilio in Portogallo.
In 25 milioni si erano messi in fila, emozionati e in paziente attesa, davanti ai seggi elettorali per esprimere il proprio voto e decidere sull'assetto istituzionale e sul futuro dell'Italia. Sono passati 75 anni dal referendum del 2 giugno 1946 che sancì la nascita della Repubblica, e che fu il primo appuntamento - se si escludono le amministrative del 10 marzo dello stesso anno - in cui le donne esercitavano il diritto al suffragio.
Il referendum
Il 2 e il 3 giugno del 1946 si tenne il referendum istituzionale con il quale gli italiani furono chiamati alle urne per decidere quale forma di Stato - monarchia o repubblica - dare al Paese. Il referendum fu indetto a seconda guerra mondiale terminata, qualche anno dopo la caduta del fascismo, sostenuto dalla famiglia reale italiana per circa vent'anni. Dopo 85 anni di regno, con 12.718.641 voti contro 10.718.502, l'Italia diventò una repubblica e i monarchi di casa Savoia furono esiliati. Il referendum istituzionale fu anche la prima votazione a suffragio universale indetta in Italia. Il risultato della consultazione popolare venne ratificato ufficialmente il 18 giugno 1946, quando la Corte di Cassazione dichiarò la nascita della Repubblica Italiana.
Pochi giorni dopo la proclamazione della Repubblica, il 25 giugno 1946, si aprirono i lavori della Costituente, l'Assemblea, eletta da milioni di italiani e italiane. Il 15 luglio in seno all'Assemblea costituente fu istituita la "Commissione dei 75" con il compito redigere il testo della carta costituzionale da sottoporre poi al giudizio dell'Assemblea. La Commissione si divise in tre sottocommissioni: Diritti e doveri dei cittadini, Organizzazione costituzionale dello Stato, Rapporti economici e sociali. Il 22 dicembre 1947, con 453 voti favorevoli e 62 contrari, dopo 170 sedute, l'Assemblea Costituente approvò la Costituzione repubblicana, che entrò in vigore il 1 gennaio 1948.
In 25 milioni si erano messi in fila, emozionati e in paziente attesa, davanti ai seggi elettorali per esprimere il proprio voto e decidere sull'assetto istituzionale e sul futuro dell'Italia. Sono passati 75 anni dal referendum del 2 giugno 1946 che sancì la nascita della Repubblica, e che fu il primo appuntamento - se si escludono le amministrative del 10 marzo dello stesso anno - in cui le donne esercitavano il diritto al suffragio.
Il referendum
Il 2 e il 3 giugno del 1946 si tenne il referendum istituzionale con il quale gli italiani furono chiamati alle urne per decidere quale forma di Stato - monarchia o repubblica - dare al Paese. Il referendum fu indetto a seconda guerra mondiale terminata, qualche anno dopo la caduta del fascismo, sostenuto dalla famiglia reale italiana per circa vent'anni. Dopo 85 anni di regno, con 12.718.641 voti contro 10.718.502, l'Italia diventò una repubblica e i monarchi di casa Savoia furono esiliati. Il referendum istituzionale fu anche la prima votazione a suffragio universale indetta in Italia. Il risultato della consultazione popolare venne ratificato ufficialmente il 18 giugno 1946, quando la Corte di Cassazione dichiarò la nascita della Repubblica Italiana.
Pochi giorni dopo la proclamazione della Repubblica, il 25 giugno 1946, si aprirono i lavori della Costituente, l'Assemblea, eletta da milioni di italiani e italiane. Il 15 luglio in seno all'Assemblea costituente fu istituita la "Commissione dei 75" con il compito redigere il testo della carta costituzionale da sottoporre poi al giudizio dell'Assemblea. La Commissione si divise in tre sottocommissioni: Diritti e doveri dei cittadini, Organizzazione costituzionale dello Stato, Rapporti economici e sociali. Il 22 dicembre 1947, con 453 voti favorevoli e 62 contrari, dopo 170 sedute, l'Assemblea Costituente approvò la Costituzione repubblicana, che entrò in vigore il 1 gennaio 1948.