Papa Francesco riceve in udienza gli "azzurri" del nuoto, una cuffia in regalo
I campioni olimpici azzurri Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri hanno regalato al Santo Padre una cuffia bianca e gialla con scritto 'Papa Francesco' e hanno posato con lui per un selfie.
L'acqua è vita, senza acqua non esiste la vita". "Mi fa piacere ricordare le parole di san Francesco d'Assisi: 'Laudato si', mi Signore, per sora acqua, la quale è molto utile et umile et pretiosa et casta'". Nei giorni in cui anche in Italia è allarme siccità e in alcune zone si pensa al razionamento idrico, papa Francesco rilancia la sua preoccupazione per questo elemento indispensabile per la vita dell'uomo e del pianeta, come ha fatto nella enciclica "Laudato sii", divenuta occasione di studio e laboratorio di iniziative comuni, per ecologisti e politici di tutto il mondo. Papa Francesco ha ricevuto nella Sala Clementina atleti, organizzatori e familiari dei partecipanti al "Trofeo Sette Colli", giunto alla 54.ma edizione, che ha radunato a Roma oltre 700 atleti da 36 paesi di tutti i continenti.
Presente all'udienza anche Federica Pellegrini, la campionessa italiana di nuoto, che non ha resistito alla tentazione di scattare un "selfie" con papa Francesco. "L'acqua nella quale nuotate, vi tuffate, giocate, gareggiate - ha detto papa Bergoglio agli atleti - richiama una pluralità di attenzioni: il valore del corpo, che va curato e non idolatrato; il bisogno di interiorità e la ricerca di senso in ciò che fate; la forza e il coraggio nel resistere alla fatica; la visione chiara di quale approdo cercare nella vita e come raggiungerlo; il valore di autenticità che dice trasparenza, limpidezza, pulizia interiore. A contatto con l'acqua, imparate ad avere ripugnanza per tutto ciò che è inquinante, nello sport e nella vita". "Sono giorni - ha detto ancora papa Francesco agli atleti del nuoto che partecipano al Trofeo Sette Colli - di gioia e di entusiasmo per voi e per gli sportivi che vi seguono, perché lo sport è anche festa. Una festa non priva di contenuti, perché trasmette valori sempre più necessari in una società come la nostra, che viene definita 'liquida', priva di punti di riferimento saldi. Il vostro sport - ha commentato il Pontefice - si fa nell'acqua, ma non è 'liquido', anzi, è molto 'solido', richiede impegno costante e forza d'animo". La "cultura dell'acqua" richiamata dal Papa è stata citata anche dal presidente della Federazione italiana nuoto, Paolo Barelli, che a nome di tutti ha rivolto il saluto iniziale al Pontefice. Barelli ha anche accennato alla preoccupazione di organizzatori, allenatori e famiglie, perché il nuoto significhi per i ragazzi che lo praticano "crescita atletica e rettitudine morale".
Presente all'udienza anche Federica Pellegrini, la campionessa italiana di nuoto, che non ha resistito alla tentazione di scattare un "selfie" con papa Francesco. "L'acqua nella quale nuotate, vi tuffate, giocate, gareggiate - ha detto papa Bergoglio agli atleti - richiama una pluralità di attenzioni: il valore del corpo, che va curato e non idolatrato; il bisogno di interiorità e la ricerca di senso in ciò che fate; la forza e il coraggio nel resistere alla fatica; la visione chiara di quale approdo cercare nella vita e come raggiungerlo; il valore di autenticità che dice trasparenza, limpidezza, pulizia interiore. A contatto con l'acqua, imparate ad avere ripugnanza per tutto ciò che è inquinante, nello sport e nella vita". "Sono giorni - ha detto ancora papa Francesco agli atleti del nuoto che partecipano al Trofeo Sette Colli - di gioia e di entusiasmo per voi e per gli sportivi che vi seguono, perché lo sport è anche festa. Una festa non priva di contenuti, perché trasmette valori sempre più necessari in una società come la nostra, che viene definita 'liquida', priva di punti di riferimento saldi. Il vostro sport - ha commentato il Pontefice - si fa nell'acqua, ma non è 'liquido', anzi, è molto 'solido', richiede impegno costante e forza d'animo". La "cultura dell'acqua" richiamata dal Papa è stata citata anche dal presidente della Federazione italiana nuoto, Paolo Barelli, che a nome di tutti ha rivolto il saluto iniziale al Pontefice. Barelli ha anche accennato alla preoccupazione di organizzatori, allenatori e famiglie, perché il nuoto significhi per i ragazzi che lo praticano "crescita atletica e rettitudine morale".