Coronavirus, in Brasile oltre 8 milioni di casi
Intanto è guerra dei vaccini tra il presidente Bolsonaro e il governatore dello stato di San Paolo
Le foto che arrivano dal Brasile della folla davanti alle stazioni dei treni e delle metropolitane si alternano a quelle delle file di croci nei cimiteri. Il Paese ha superato ormai i 200mila morti e gli 8 milioni di casi di Covid-19 ed è terzo al mondo per numero di contagi dietro a Stati Uniti e India.
Secondo i dati diffusi dal ministero della Salute, nelle ultime 24 ore altre 52.035 persone sono risultate positive al coronavirus, portando così a 8.013.708 il numero complessivo dei contagi dall'inizio della pandemia. Altre 962 persone sono morte per Covid-19, per un totale di 201.460 decessi. Il Brasile è il secondo paese al mondo per numero di morti, dietro agli Stati Uniti.
La guerra dei vaccini
Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha inviato una lettera al primo ministro indiano Narenda Modi chiedendo una sua intercessione per anticipare la consegna al Brasile di un lotto di due milioni di dosi di vaccino contro il Covid-19 prodotto in un laboratorio dell'India. Il vaccino prodotto dal Serum Institute di Pune è quello realizzato dall'Università di Oxford in collaborazione con AstraZeneca e destinato ai Paesi in via di sviluppo. Bolsonaro conta sulla consegna del primo lotto di due milioni di vaccini prodotti in India per cominciare il programma di vaccinazioni entro il mese di gennaio. Ha sempre detto di preferire il vaccino di Oxford rispetto a quello prodotto dall'Istituto Butantan di San Paolo in collaborazione con la cinese Sinovac, grazie a un accordo raggiunto dal governatore di San Paolo, Joao Doria, suo rivale politico.
Il presidente e il governatore dello Stato più ricco e avanzato del Brasile hanno ingaggiato da mesi una "guerra dei vaccini", che vede Doria in vantaggio. Il governatore, grazie all'accordo con Sinovac, ha infatti annunciato l'inizio delle vaccinazioni nello stato di San Paolo per il 25 gennaio. Bolsonaro, che ha sempre mantenuto un atteggiamento negazionista dall'inizio della pandemia, è partito in ritardo con l'acquisto dei vaccini e ora il suo ministro della Salute, Eduardo Pazuello, è stato costretto ad annunciare un accordo con l'Istituto Butantan per la fornitura di 100 milioni di dosi del vaccino cinese entro la fine del 2021.
Secondo i dati diffusi dal ministero della Salute, nelle ultime 24 ore altre 52.035 persone sono risultate positive al coronavirus, portando così a 8.013.708 il numero complessivo dei contagi dall'inizio della pandemia. Altre 962 persone sono morte per Covid-19, per un totale di 201.460 decessi. Il Brasile è il secondo paese al mondo per numero di morti, dietro agli Stati Uniti.
La guerra dei vaccini
Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha inviato una lettera al primo ministro indiano Narenda Modi chiedendo una sua intercessione per anticipare la consegna al Brasile di un lotto di due milioni di dosi di vaccino contro il Covid-19 prodotto in un laboratorio dell'India. Il vaccino prodotto dal Serum Institute di Pune è quello realizzato dall'Università di Oxford in collaborazione con AstraZeneca e destinato ai Paesi in via di sviluppo. Bolsonaro conta sulla consegna del primo lotto di due milioni di vaccini prodotti in India per cominciare il programma di vaccinazioni entro il mese di gennaio. Ha sempre detto di preferire il vaccino di Oxford rispetto a quello prodotto dall'Istituto Butantan di San Paolo in collaborazione con la cinese Sinovac, grazie a un accordo raggiunto dal governatore di San Paolo, Joao Doria, suo rivale politico.
Il presidente e il governatore dello Stato più ricco e avanzato del Brasile hanno ingaggiato da mesi una "guerra dei vaccini", che vede Doria in vantaggio. Il governatore, grazie all'accordo con Sinovac, ha infatti annunciato l'inizio delle vaccinazioni nello stato di San Paolo per il 25 gennaio. Bolsonaro, che ha sempre mantenuto un atteggiamento negazionista dall'inizio della pandemia, è partito in ritardo con l'acquisto dei vaccini e ora il suo ministro della Salute, Eduardo Pazuello, è stato costretto ad annunciare un accordo con l'Istituto Butantan per la fornitura di 100 milioni di dosi del vaccino cinese entro la fine del 2021.