#CheHashtagchefa - I camion a guida autonoma
Il viaggio di Rainews24 sul web e sui social network con Paolo Cappelli
20 ottobre, giovedì scorso. Prima consegna al mondo di una fornitura di birra portata a termine con un camion a guida autonoma. Da Fort Collins, attraverso Denver, fino a Colorado Springs. 160 km nei quali l'uomo ha guidato solo all'inizio e alla fine del viaggio, che si è concluso con una media di 88 km orari. dei camion di OTTO avevamo già parlato qui, la startup californiana è stata acquisita da Uber a agosto per 680 milioni, ci lavorano ingegneri con esperienze in Google, Apple, Tesla e Cruise Automation. Per ora la legge impone la presenza a bordo di un essere umano, e alla OTTO dicono: i nostri sistemi di guida autonoma aumentano la sicurezza, visto gli quasi tutti gli incidenti dipendono da un errore umano, e miglioriamo le condizioni di lavoro dei camionisti, che potranno riposarsi nei viaggi più lunghi. Ma è chiaro che la prospettiva di medio lungo periodo è eliminare il costo del camionista.
Lo sviluppo dei veicoli a guida autonoma avrà un impatto importante sull'economia, sul lavoro delle persone, sulle loro abitudini. Un nuovo rapporto di Boston Consulting preconizza un futurio prossimo nel quale ad esempio il 40% degli attuali pendolari dei treni preferiranno spostarsi con un mezzo senza conducente anziché in treno.
Treni che con l'alta velocità strappano milioni di clienti agli aerei e che potrebbero a loro volta optare per viaggi senza ferrovieri alla guida, un po' come avviene già sulla linea dall'aeroporto al centro città a Vancouver, lo skytrain che vediamo e che a molti ricorderà la metro di Torino, senza guida umana in vettura.
Un report di CityLAB sottolinea che i treni autosufficienti potrebbero significare per le compagnie il 70% in meno di costi di personale, più capacità in termini di trasporto passeggeri del 6%, e una spaziatura più efficiente tra i treni.
A Londra, la metro nei prossimi 5 anni implementerà 250 treni completamente autonomi.
La domanda ineludibile, a questo punto, è: la platform economy, l'economia digitale, distrugge più lavoro di quanto ne crea? Sentiamo Martin Ford, imprenditore della Silicon Valley e autore di un fortunato e discusso libro, Rise of the Robots, l'ascesa dei robot...
Lo sviluppo dei veicoli a guida autonoma avrà un impatto importante sull'economia, sul lavoro delle persone, sulle loro abitudini. Un nuovo rapporto di Boston Consulting preconizza un futurio prossimo nel quale ad esempio il 40% degli attuali pendolari dei treni preferiranno spostarsi con un mezzo senza conducente anziché in treno.
Treni che con l'alta velocità strappano milioni di clienti agli aerei e che potrebbero a loro volta optare per viaggi senza ferrovieri alla guida, un po' come avviene già sulla linea dall'aeroporto al centro città a Vancouver, lo skytrain che vediamo e che a molti ricorderà la metro di Torino, senza guida umana in vettura.
Un report di CityLAB sottolinea che i treni autosufficienti potrebbero significare per le compagnie il 70% in meno di costi di personale, più capacità in termini di trasporto passeggeri del 6%, e una spaziatura più efficiente tra i treni.
A Londra, la metro nei prossimi 5 anni implementerà 250 treni completamente autonomi.
La domanda ineludibile, a questo punto, è: la platform economy, l'economia digitale, distrugge più lavoro di quanto ne crea? Sentiamo Martin Ford, imprenditore della Silicon Valley e autore di un fortunato e discusso libro, Rise of the Robots, l'ascesa dei robot...