E' morto Bertrand Tavernier. Il regista francese aveva 79 anni
Regista di film come "Colpo di spugna", "Una domenica in campagna", "Che la festa cominci" o "La vita e niente altro", Tavernier - nato a Lione- si è spento oggi a Saint-Maxime, nel sud della Francia. "Con la moglie Sarah, i figli Nils e Tiffany e i suoi nipoti, l'Istituto Lumière e Thierry Frémaux addolorati annunciano la scomparsa di Bertrand Tavernier", ha twittato l'associazione cinematografica che il regista presiedeva
Premiato molte volte con i César, gli Oscar francesi, ebbe il riconoscimento come miglior regista al Festival di Cannes nel 1984 per "Una domenica in campagna". Nel 2015, alla Mostra di Venezia, ricevette il Leone d'Oro alla carriera.
Così l'Istituto Lumière ha dato l'annuncio del suo decesso.
Avec son épouse Sarah, ses enfants Nils et Tiffany et ses petits-enfants, l'Institut Lumière et Thierry Frémaux ont la tristesse et la douleur de vous faire part de la disparition, ce jour, de Bertrand Tavernier. pic.twitter.com/apVuXzYgmS
— Institut Lumière (@InstitutLumiere) March 25, 2021
Il cinema da sempre
Figlio del poeta René Tavernier, appassionato di cinema fin da piccolo, Tavernier abbandona gli studi di legge per diventare critico cinematografico. Scrive per il 'Positif' e i 'Cahiers du Cinéma' e inoltre firma diversi libri, alcuni dei quali sul cinema americano. Inizia a dirigere realizzando alcuni sketch per poi esordire nel 1973 con "L'orologiaio di Saint Paul" (L'horologier de Saint-Paul, 1973) - Orso d'argento al Festival di Berlino 1974 - che ha come protagonista l'attore Philip Noiret, che diventerà uno dei collaboratori preferiti del regista.
Dopo aver girato "Che la festa cominci" (Que la fête commence..., 1974) - due César: miglior regia e miglior sceneggiatura - e "Il giudice e l'assassino" (Le juge et l'assassin, 1975) - César per la miglior sceneggiatura - si prende un periodo di pausa per poi tornare a dirigere nel 1980 "La morte in diretta" (La mort en direct), candidato all'orso d'oro al Festival di Berlino.
Nel 1984 ha un grande successo di critica presentando a Cannes "Una domenica in campagna" (Une dimanche à la campagne) - miglior regia a Cannes e due César: miglior regia e miglior sceneggiatura. Con "Round midnight - A mezzanotte circa" - Nastro d'argento come regista del miglior film straniero - ottiene un grande successo internazionale.
Orso d'oro con polemiche
Nel 1995 suscita molte polemiche la sua vittoria dell'Orso d'oro al Festival del Cinema di Berlino con "L'esca" (L'appât). Nel 1996 dirige "Capitan Conan"- César come miglior regista - seguito della sua saga sulla Prima Guerra Mondiale "La vita e nient'altro" (La vie et rien d'autre, 1989). Nel 1997 realizza un documentario su un complesso di case popolari alla periferia di Parigi: "De l'autre coté du périph".
Fra gli altri suoi documentari si annovera un ritratto dello scrittore Philippe Soupault, un viaggio nelle tradizioni musicali del sud degli Usa ("Mississippi Blues") e uno sguardo alla sua città natale "Lyon, regard intérieur".