La Porsche Type 64, vanto della Germania di Hitler, va all'asta da Sotheby's
Unico esemplare superstite, vanto della Germania di Adolf Hitler: la Type 64 del 1939 sarà battuta dalla celebre casa d'aste Sotheby's. Secondo le stime, il cimelio potrebbe valere 20 milioni di dollari. Marcus Görig, uno specialista di automobili ingaggiato dall'azienda londinese, ha definito il cimelio 'apripista' dei successivi modelli Porsche. In particolare della 356, 550 e 911
Non è un'auto qualunque e non dimostra per nulla ottant'anni: la Porsche Type 64 del 1939 incarna design e ingegneria. Un biglietto da visita prestigioso per il marchio del lusso Porsche e per la Germania nazista di Adolf Hitler, in vista della gara Berlino-Roma che si sarebbe dovuta disputare nel settembre del 1939. Sfortunatamente l'avvento della Guerra, con l'invasione tedesca della vicina Polonia, costrinse la casa automobilistica a sospenderne la produzione.
Così il progetto Type 64, il telaio numero 1 rimase in mano al governo tedesco, fu riposto in un cassetto fino a quando non venne 'raccolto' dal figlio di Ferdinando: Ferdinand Anton Ernst Porsche anche noto come Ferry Porsche. L'imprenditore realizzò il telaio numero 2 nel dicembre 1939. Seguì un altro veicolo, con telaio n. 3, nel giugno 1940.
Tre modelli
Dei tre modelli realizzati, però, è sopravvissuta soltanto l'auto custodita da Ferry. Il telaio in mano al governo tedesco non è scampato alla Seconda Guerra Mondiale. L'altra automobile fu distrutta per i danni riportati in un incidente stradale che coinvolse l'allora l'amministratore delegato della Volkswagen. Così di mano in mano, dopo Ferry la Type 64 è finita nelle mani del pilota automobilistico Otto Mathé, il quale la conservò gelosamente (per 46 anni) fino alla sua morte. Correva l'anno 1995. Poco dopo la morte di Mathé, la vettura fu venduta all'autore austriaco e all'appassionato di Porsche Thomas Gruber.
Concept
Concettualmente la Type 64 si basava sul Maggiolino Volkswagen, noto anche come KdF Wagen, progettato sempre da Porsche. Tuttavia, a differenza del Maggiolino, la Type 64 prevedeva un diverso equipaggiamento: ne sono un esempio i pannelli di carrozzeria che nascondono le gomme; la forma aerodinamica modellata sull'alluminio e un flat-four da 32 CV.
Così il progetto Type 64, il telaio numero 1 rimase in mano al governo tedesco, fu riposto in un cassetto fino a quando non venne 'raccolto' dal figlio di Ferdinando: Ferdinand Anton Ernst Porsche anche noto come Ferry Porsche. L'imprenditore realizzò il telaio numero 2 nel dicembre 1939. Seguì un altro veicolo, con telaio n. 3, nel giugno 1940.
Tre modelli
Dei tre modelli realizzati, però, è sopravvissuta soltanto l'auto custodita da Ferry. Il telaio in mano al governo tedesco non è scampato alla Seconda Guerra Mondiale. L'altra automobile fu distrutta per i danni riportati in un incidente stradale che coinvolse l'allora l'amministratore delegato della Volkswagen. Così di mano in mano, dopo Ferry la Type 64 è finita nelle mani del pilota automobilistico Otto Mathé, il quale la conservò gelosamente (per 46 anni) fino alla sua morte. Correva l'anno 1995. Poco dopo la morte di Mathé, la vettura fu venduta all'autore austriaco e all'appassionato di Porsche Thomas Gruber.
Concept
Concettualmente la Type 64 si basava sul Maggiolino Volkswagen, noto anche come KdF Wagen, progettato sempre da Porsche. Tuttavia, a differenza del Maggiolino, la Type 64 prevedeva un diverso equipaggiamento: ne sono un esempio i pannelli di carrozzeria che nascondono le gomme; la forma aerodinamica modellata sull'alluminio e un flat-four da 32 CV.