Il terremoto di oggi in provincia di Siracusa di magnitudo 4.2 sembra non aver causato danni.
Ma ci sono state altre scosse nel passato sia nella zona sud orientale sia in altre parti dell'isola che ancora si ricordano per il grave bilancio in termini di perdite di vite umane e di distruzione di beni immobili.
Nelle immagini si ricorda la città di Noto colpita, con altri centri come Carlentini, dal terremoto di "Santa Lucia" il 13 dicembre 1990 di magnitudo 5,7. Ci furono 7 vittime.
Ma Noto, non era nuova a episodi del genere: proprio il famoso stile barocco dei suoi palazzi patrimonio Unesco, è dovuto al forte sisma del 1693 che rase al suolo tutti gli edifici, che vennero poi ricostruiti con lo stile del tempo.
Nelle immagini si mostrano i danni causati alla città di Santa Venerina (CT) dal sisma di magnitudo 4.4 il 29 ottobre 2002.
Il 6 settembre 2002 Palermo fu svegliata dal forte terremoto di 5.6 gradi avvenuto ne Mar Tirreno. A Cerda, comune a 50 km dal capoluogo siciliano, si verificò una frana come fenomeno secondario del sisma. Le scosse danneggiarono nella città di Palermo case e monumenti. Diversi furono i feriti.
Nella Sicilia occidentale è ancora vivo il ricordo del terremoto avvenuto nella Valle del Belice la notte fra il 13 e il 14 gennaio 1968 di magnitudo 6.1. Ci furono centinaia di morti, un migliaio di feriti e decine di migliaia di persone sfollate.
Il terremoto del 28 dicembre 1908 a Messina di magnitudo 7.1 infine viene considerata la più grave catastrofe naturale mai avvenuta in Europa. Distrusse la gran parte della città siciliana e di Reggio Calabria, scatenando uno tsunami e uccidendo tra 90mila e 120mila persone.