Pearl Harbor, l'attacco visto dal mare, il racconto del marinaio sopravvissuto è come un film
7 dicembre 1941 i giapponesi prendono di sorpresa l'America, Don Long ha venti anni e si trova su un idrovolante in mezzo alla baia, di fronte a Pearl Harbor
Il comandante Don Long era da solo su un idrovolante ancorato in mezzo alla baia di Kaneohe dall'altra parte di Pearl Harbor quando gli aerei da guerra giapponesi iniziarono a colpire le Hawaii il 7 dicembre 1941. Da quel punto di osservazione per pochi minuti fu in grado di osservare, come in un grande teatro naturale, il tragico spettacolo delle bombe e dei kamikaze abbattersi sulla flotta americana. Ma ben presto l'ondata dell'attacco gli fu addosso e il giovane marinaio cominciò a vedere gli edifici e gli aerei esplodere tutto intorno a lui. Alla fine i proiettili colpirono anche il suo aereo che si incendiò, saltò nell'acqua e, nuotando tra le fiamme, riuscì a mettersi in salvo. Oggi Long ha 97 anni e ha deciso di condividere con Associated Press i ricordi di quei drammatici momenti di 77 anni fa.
In quel fatidico 1941 Long aveva appena finito l'addestramento quando giunse alle Hawaii. Era un fine settimana come tanti altri, "o così è iniziato" racconta Long allora ventenne marinaio proveniente dal Minnesota, un "ragazzino moccioso, appena uscito dalla fattoria". Quella domenica mattina era il suo primo giorno di servizio operativo con lo squadrone a cui era stato assegnato da circa un mese. Era stato incaricato di perlustrare la baia di Pearl Harbor a bordo DI un idrovolante.
Arrivò presto e prese una piccola barca per raggiungere l'idrovolante Catalina, e ricorda la sensazione mentre attraversava le acque turchesi di Oahu con il vento tiepido delle Hawaii in faccia: "Ricordo che era una bellissima giornata di sole alle Hawaii quella mattina." Dato il cambio al commilitone di guardia la notte iniziò a prepararsi per una giornata di lavoro di routine, tra esercitazioni e controlli periodici di manutenzione. Sistematosi nella cabina di pilotaggio era in attesa del segnale dalla stazione di controllo a riva per iniziare il suo lavoro quando sentì il rombo degli aerei sopra la testa e poi il boato delle esplosioni. In un primo momento pensò che si trattasse di una esercitazione delle forze navali americane ma ben presto si rese conto che non era affatto così. In lontananza, Long vide gli aerei che sorvolavano gli hangar e gli edifici che esplodevano. Un aereo che era ancorato nelle vicinanze fu colpito ed esplose.
Pochi secondi dopo, un aereo giapponese puntò diretto verso di lui. Long saltò fuori dalla cabina del pilota e iniziò a cercare un giubbotto di salvataggio, ma i proiettili già avevano bucato la carlinga e l'acqua cominciava a entrare all'interno dell'idorvolante come da tante fontanelle. Anche i serbatoi di carburante sulle ali erano stati colpiti e Long si ritrovò rapidamente circondato dalle fiamme. Decise a questo punto di lasciar perdere il giubbotto di salvataggio e corse verso l'uscita posteriore. Il carburante sull'acqua aveva preso fuoco, allora Long si tuffò nelle acque della baia e cominciò a nuotare sotto il pelo dell'acqua e al di sotto delle fiamme. Per poter riprendere aria fu costretto a risalire per tre volte in superficie, attraverso le fiamme.
A quel punto si rese conto che gli scarponi militari lo stavano trascinando giù, allora si tuffò di nuovo sott'acqua e li tolse. Ancora lontano dalla riva, Long avvistò un segnalatore di legno e lo raggiunse a nuoto, accovacciandosi sotto le onde per nascondersi ogni volta che un aereo giapponese sorvolava la sua zona. Finito l'attacco Long vide tutto intorno a sé fiamme, fumo e aerei che affondavano nella baia. Finalmente ecco una barca in cerca di sopravvissuti che veniva a recuperarlo. Nuotare tra le fiamme gli aveva ustionato la testa, il viso e le braccia, ma Long si rese subito conto di essere stato fortunato a confronto dei feriti e dei morti che lo corcondavano. I compagni a riva lo salutarono con commenti del tipo "Non ci saremmo mai aspettati di rivederti vivo!" L'attacco era finito, ricorda Long, ma era stato solo "l'inizio del primo giorno di una lunga guerra."