Kilauea, business del brivido. Bus navetta e maschere anti-gas per portare turisti vicino alla lava?
Turismo del vulcano. Le immagini sbalorditive dell'eruzione di Kilauea, che da mesi circolano sul web e di cui vi riproponiamo una selezione in questa galleria fotografia, hanno affascinato persone in tutto il mondo. Ma per ironia della sorte è quasi impossibile per i visitatori che si recano sulla Big Island delle Hawaii vedere la lava - un problema non da poco per una economia dipendente dal turismo. L'obiettivo è portare più turisti più vicino possibile alla lava.
Nell'era del sovraffollamento turistico in cui ogni scusa è buona per cercare di fare cassa richiamando in un luogo almeno un rivolo del crescente flusso turistico globale quello incandescente della lava di un vulcano che finisce per gettarsi nell'oceano producendo uno spettacolo da brividi è una occasione di business imperdibile. Peccato che la natura si metta di traverso: lo spettacolo infatti non è solo affascinante ma anche pericoloso e il recentissimo incidente che ha visto coinvolta una imbarcazione carica di turisti centrata da una bomba di lava della grandezza di un pallone da basket ne è la dimostrazione. L'opportunità di fare affari rischia di diventare motivo di calo nelle entrate per gli operatori dell'industria turistica locale, ma gli amministratori locali non demordono.
Le autorità della Big Island infatti hanno in mente di creare un sito di osservazione della lava per incentivare il turismo del vulcano, ma hanno difficoltà a trovare una soluzione che mantenga le persone al sicuro. Un 'think tank' che coinvolge scienziati provenienti da tutti gli Stati Uniti e gli esperti della protezione civile della contea sono a lavoro per identificare questo punto perfetto da cui scattare sereni il perfetto selfie col vulcano. "È una sfida," dice Diane Ley, direttrice del dipartimento di ricerca e sviluppo della contea, "bisogna trovare un luogo al riparo dai rischi vulcanici e che tuttavia consenta a un gran numero di turisti di godere di una bella vista del vulcano."
E mentre gli scienziati studiano, le pressioni aumentano da parte delle imprese che a Big Island lavorano nella ricezione e dove Kilauea è una grande attrazione. Il turismo verso alcune parti dell'isola infatti è precipitato. Il centro di Pahoa, che si trova a poche miglia da dove il vulcano sta emettendo il suo fiume di lava, è stato colpito particolarmente duramente. La piccola città rurale funge da porta d'ingresso al Parco Nazionale dei Vulcani delle Hawaii, che normalmente è l'attrazione turistica più popolare dello Stato, ma ha chiuso indefinitamente a causa dei rischi per lo staff e per i visitatori. Fino ad aprile, gli escursionisti potevano guardare la roccia fusa nel lago di lava del parco e avvicinarsi per vedere lava fluente.
Il senatore delle Hawaii Russell Ruderman ha detto che la contea ha bisogno di istituire urgentemente un sito per l'osservazione della lava per riportare i visitatori in città. "La nostra città sta morendo molto, molto velocemente." Attualmente, solo i passeggeri di elicotteri e di tour in barca possono osservare direttamente la lava ma a caro prezzo, tour di questo tipo costano circa 250 dollari a persona. L'area intorno al vulcano è soggetta a un'ordinanza di evacuazione obbligatoria e chiunque si avvcini rischia pesanti sanzioni fino a 5mila dollari di multa e un anno di carcere.
Ecco che si fa strada l'idea di istituire un servizio di autobus per portare i visitatori il più vicino possibile alla bocca del vulcano. Diane Ley, ipotizza la realizzazione di un punto panoramico dove potranno arrivare andare i bus turistici ma non le auto private. John Tarson, proprietario di Epic Lava Tours, parla chiaro e spinge perché gli amministratori aprano vie d'accesso verso il vulcano: "Devono smetterla di criminalizzare le persone che vogliono vedere la lava, così tagliano le gambe al mio business, la gente annulla le prenotazioni perché non crede che le sarà consentito avvicinarsi al magma." Tyson sostiene invece che guide con anni di esperienza come lui sono perfettamente in grado di portare i turisti a osservare la lava in sicurezza.
Al momento, dice Matthew Purvis, presidente della Mainstreet Pahoa Association, i ristoranti e i negozi di Pahoa hanno perso dal 50% al 90% dei loro affari. In parte perché molti residenti si sono trasferiti, ma anche per il minor afflusso turistico. Il colpo peggiore lo hanno avuto i negozi di souvenir. Eileen O'Hara, una delle rappresentanti della contea, dice che si dovrebbero fare dei contratti con gli operatori turistici per attivare bus navetta che dal centro della città di Pahoa portino i visitatori a Leilani Estates, l'area attraversata dal fiume di lava.
Non solo un punto ma un vero e proprio tour panoramico. La stessa O'Hara infatti suggerisce che gli autobus dovrebbero girare intorno per consentire ai passeggeri di scattare foto dall'interno dei veicoli, protetti in questo modo da eventuali gas vulcanici. Ma c'è anche chi va oltre come Joy San Bonaventura, rappresentate dello Stato, il quale sostiene che ai turisti dovrebbe essere consentito di scendere dagli autobus e avvicinarsi alla lava muniti di maschere antigas: "Bisogna fare veloce perchè le imprese stanno soffrendo."