SpaceX lancia altri 60 satelliti: la costellazione Starlink sale a 120 unità
Riutilizzati booster e testa del razzo. L'obiettivo è mettere in orbita 1.440 satelliti per avviare e mettere a punto il servizio. Successivamente il numero dovrebbe aumentare fino a 12.000 elementi per garantire l'accesso a internet in tutto il mondo
Il lancio di oggi, quarto riutilizzo per i booster del primo stadio del lanciatore Falcon9 già adoperati e rientrati a terra grazie alla tecnologia messa a punto dall'azienda di Elon Musk, rappresenta un primo "test dell'usato" anche per il cono di testa del razzo, lo scudo che protegge il carico. Il singolare test era inizialmente previsto lo scorso ottobre, ma poi l'azienda ha deciso di spostarlo a novembre.
Falcon 9 first stage has landed on the Of Course I Still Love You droneship – the fourth launch and landing of this booster pic.twitter.com/qQvH7pwMDO
— SpaceX (@SpaceX) November 11, 2019
Il nuovo gruppo di 60 satelliti, ognuno dei quali pesa 227 chilogrammi, è il secondo dopo quelli lanciati lo scorso maggio, e ha delle migliorie tecniche e di sicurezza, ma non sarà meno luminoso. Una modifica questa che la SpaceX vuole introdurre nei prossimi Starlink per mitigare il loro impatto e non interferire con le osservazioni astronomiche da terra.
L'obiettivo è metterne in orbita 1.440 per garantire l'accesso a internet in tutto il mondo, con ben 24 lanci, anche se il progetto ha ricevuto l'autorizzazione a operare con circa 12.000 satelliti e potrebbe aggiungerne altri 30.000, raggiungendo così la cifra di 42.000. Secondo i piani di Musk il servizio dovrebbe partire il prossimo anno su Canada e nord degli Stati Uniti.