Chelsea Manning minaccia il suicidio a Milano: la foto sul cornicione e il messaggio 'I'm sorry'
Una foto, tratta dal profilo Twitter 'Breaking911', mostra la foto pubblicata da Chelsea Manning sul proprio profilo Twitter (@xyChelsea) durante la notte nel capoluogo lombardo
Tutto si è consumato in poche ore. Un tweet apparso e subito rimosso dall'account ufficiale di Chelsea Manning, l'ex talpa di WikiLeaks graziata da Barack Obama, mostra la sua foto a Milano coi piedi appoggiati sul cornicione e la laconica dichiarazione "I'm sorry". Quel 'mi dispiace' che tanto ha fatto pensare al suicidio e mobilitato la rete. Questa mattina a dare conforto ai sostenitori dell'ex militare Bradley, divenuto donna, la sua publicist che ha scritto: "Chelsea è salva. È al telefono con amici, grazie a tutti per la vostra preoccupazione e per favore datele un po' di spazio".
Dall'organizzazione milanese del Wired Next Fest, di cui è stata ospite parlando della sua nuova vita da attivista impegnata a studiare temi come i pregiudizi insiti nel machine learning o le violazioni di privacy, fanno sapere che "Chelsea Manning sta bene ed è già in viaggio per l'America". Durante l'evento, la militare americana ora candidata per il Senato in Maryland, incarcerata per aver rivelato informazioni a WikiLeaks riguardo le uccisioni di civili da parte dell'esercito in Iraq, ha dichiarato: "Sono molto preoccupata del fatto che negli Usa non abbiamo cose come Gdpr, il regolamento europeo per la protezione di dati on line, che è senz'altro una forma di progresso: ma bisogna capire come vengono usati i dati, non solo sapere che vengono raccolti - spiega Manning -. Ma non bastano le leggi. Se i dottori hanno un codice etico, ne serve uno anche nel mondo della tecnologia: devono rendersi conto che gli strumenti che sviluppano hanno ripercussioni pesanti e, quando innescano processi dannosi, lo fanno in automatico e su larga scala".
E a chi le chiedeva cosa farà se sarà eletta, Manning spiega: "Incoraggerei le persone parlando con loro, coinvolgendo innanzitutto chi non ha grandi interessi economici in ballo, quelli 'rimasti indietro', invitandoli ad agire: i sistemi politici sono troppo radicati e resistenti al cambiamento".
Dall'organizzazione milanese del Wired Next Fest, di cui è stata ospite parlando della sua nuova vita da attivista impegnata a studiare temi come i pregiudizi insiti nel machine learning o le violazioni di privacy, fanno sapere che "Chelsea Manning sta bene ed è già in viaggio per l'America". Durante l'evento, la militare americana ora candidata per il Senato in Maryland, incarcerata per aver rivelato informazioni a WikiLeaks riguardo le uccisioni di civili da parte dell'esercito in Iraq, ha dichiarato: "Sono molto preoccupata del fatto che negli Usa non abbiamo cose come Gdpr, il regolamento europeo per la protezione di dati on line, che è senz'altro una forma di progresso: ma bisogna capire come vengono usati i dati, non solo sapere che vengono raccolti - spiega Manning -. Ma non bastano le leggi. Se i dottori hanno un codice etico, ne serve uno anche nel mondo della tecnologia: devono rendersi conto che gli strumenti che sviluppano hanno ripercussioni pesanti e, quando innescano processi dannosi, lo fanno in automatico e su larga scala".
E a chi le chiedeva cosa farà se sarà eletta, Manning spiega: "Incoraggerei le persone parlando con loro, coinvolgendo innanzitutto chi non ha grandi interessi economici in ballo, quelli 'rimasti indietro', invitandoli ad agire: i sistemi politici sono troppo radicati e resistenti al cambiamento".
Lo scorso 23 aprile, il giudice del Kansas David King ha accettato la richiesta legale dell'ex analista di intelligence dell'esercito di cambiare il suo nome da "Bradley Edward" in "Chelsea Elizabeth". Il 24 settembre, Manning aveva intrapreso un'azione legale, sostenendo che l'esercito sarebbe venuto meno al suo obbligo costituzionale di fornire il trattamento per la sua disforia di genere. Azione poi vinta.