Addio al grande stilista Azzedine Alaia: conquistò le donne con i tagli al laser,di sbieco e le zip
Il suo senso del tridimensionale applicato all'abito femminile fu incoronato a New York agli inizi degli anni ottanta, quando diventò il beniamino di star e top model, una su tutte: Naomi Campbell, che solo l'anno scorso era tornata a sfilare per il couturier scomparso oggi
E' morto Azzedine Alaia, che negli anni Ottanta conquistò le passerelle internazionali ed eserciti di donne in tutto il mondo con i suoi abiti, un connubio di modernità - tagli al laser, di sbieco, zip - e forme super-femminili memori dei suoi studi in scultura e belle arti.
Nato a Tunisi nel 1940, si era stabilito a Parigi nel 1957, cominciando come assistente negli studi di Guy Laroche e poi di Christian Dior.
Il suo senso del tridimensionale applicato all'abito femminile fu incoronato a New York agli inizi degli anni ottanta, quando diventò il beniamino di star e top model, una su tutte: Naomi Campbell, che solo l'anno scorso era tornata a sfilare per il couturier scomparso oggi.
Famosissimo eppure schivo, Alaia non si era mai adattato ai ritmi del grande fashion business e aveva continuato a produrre come e quando voleva, lavorando di notte, accompagnato da colonne sonore dei suoi film preferiti. Uno stilista per le donne che vogliono il lusso senza eccesso di sfoggio, ma che non disdegnava di produrre anche per il pret-a-porter. Tra le sue ultime clienti più famose, Michelle Obama.