Vulcano Agung pronto a eruttare. Massimo livello di allarme a Bali, addio turismo? 135 mila in fuga
Aumentano di ora in ora gli sfollati dopo l'allarme delle autorità. Oltre 135 mila persone sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni, cercando rifugio negli edifici pubblici, nelle palestre e nelle tende installate all'aperto
Centrotrentacinquemila sfollati intimoriti dai tremori del vulcano Agung che da giorni sta facendo registrare un costante aumento dell'attività. Secondo gli esperti e le autorità locali, il vulcano sarebbe pronto a eruttare. "Negli ultimi tre giorni sono state individuate crepe nel pavimento del cratere, indicando che è pronto all'eruzione", ha detto il vulcanologo Gede Suantika, aggiungendo che nessuno può prevedere con certezza quando ciò accadrà. "Può esplodere in qualsiasi momento o continuare per giorni o settimane", ha aggiunto Suantika.
Nonostante l'arcipelago indonesiano si trovi all'interno della cosiddetta 'cintura di fuoco' del Pacifico, un'area di grande attività sismica e vulcanica che viene scossa da migliaia di terremoti ogni anno, per lo più di piccola entità, l'attività vulcanica di Agung potrebbe rivelarsi devastante. Gli esperti hanno evidenziato che l'attività registrata in questi ultimi giorni è simile a quella che ha preceduto l'esplosione del 1963, in cui sono morte più di 1.100 persone.
Una situazione alquanto precaria che sta mettendo in fuga i locali, che spesso non vogliono partire per non abbandonare i loro animali, i turisti e che potrebbe mettere in ginocchio l'economia di Bali, principale destinazione turistica dell'Indonesia. Le autorità hanno ribadito che non ci sono pericoli per i villeggianti stranieri e che l'aereoporto internazionale di Bali continua a operare normalmente. In ogni caso è pronto un piano alternativo nell'eventualità in cui l'attività di Agung dovesse ostacolare decolli e atterraggi.
Nonostante l'arcipelago indonesiano si trovi all'interno della cosiddetta 'cintura di fuoco' del Pacifico, un'area di grande attività sismica e vulcanica che viene scossa da migliaia di terremoti ogni anno, per lo più di piccola entità, l'attività vulcanica di Agung potrebbe rivelarsi devastante. Gli esperti hanno evidenziato che l'attività registrata in questi ultimi giorni è simile a quella che ha preceduto l'esplosione del 1963, in cui sono morte più di 1.100 persone.
Una situazione alquanto precaria che sta mettendo in fuga i locali, che spesso non vogliono partire per non abbandonare i loro animali, i turisti e che potrebbe mettere in ginocchio l'economia di Bali, principale destinazione turistica dell'Indonesia. Le autorità hanno ribadito che non ci sono pericoli per i villeggianti stranieri e che l'aereoporto internazionale di Bali continua a operare normalmente. In ogni caso è pronto un piano alternativo nell'eventualità in cui l'attività di Agung dovesse ostacolare decolli e atterraggi.