"Padova Sacra", un racconto attraverso la fotografia
La rassegna si terrà fino al 10 novembre negli spazi espositivi del Museo Antoniano presso la Basilica del Santo
Inaugurata la mostra “Padova Sacra. Arte, architettura, religiosità e devozione popolare nell’immagine fotografica (1850-1931)”, fino al 10 novembre 2019 nei nuovi spazi espositivi del Museo Antoniano presso la Basilica di S. Antonio a Padova.
La rassegna è curata dal collezionista e studioso di storia della fotografia Giuseppe Vanzella e coordinata da Alessandro Borgato, consulente della Veneranda Arca di S. Antonio, curatore delle raccolte artistiche e consulente per la Pontificia Biblioteca Antoniana. L’obiettivo è quello di indagare il sacro e la sua rappresentazione attraverso lo sguardo oggettivo della macchina fotografica, nel periodo storico che dalla nascita della fotografia su carta arriva all’anno del settimo centenario della morte di S. Antonio.
Il percorso iconografico di “Padova Sacra” sottolinea tutti i fattori inerenti alla vicinanza al divino attraverso i luoghi, gli oggetti, i riti, le persone, visti attraverso lo sguardo oggettivo della macchina fotografica. Una precisa attenzione è anche riservata agli operatori che dietro l’obiettivo hanno avuto modo di costruire una personale dimensione estetica che, nel tempo, è andata a sostituire le modalità della rappresentazione del sacro che fino ad allora era lasciata esclusivamente all’interpretazione di pittori ed incisori.
Il visitatore potrà trovare le rare immagini originali, provenienti sia da collezioni pubbliche che private, di personalità rilevanti della storia della fotografia italiana. Tra questi spiccano: Domenico Bresolin (1813-1899), Carlo Naya (1816-1882), Luigi Borlinetto (1827-1904), i fratelli Alinari, Costante Agostini (1857-1941), Francesco Bonaldi (attivo tra il 1852 e 1880 circa), Pietro Poppi (1833-1914), Arturo Pospisil (1868-1924), Vito Malaguti (1847-1916) e Luigi Fiorentini (1847-1901).
La rassegna è curata dal collezionista e studioso di storia della fotografia Giuseppe Vanzella e coordinata da Alessandro Borgato, consulente della Veneranda Arca di S. Antonio, curatore delle raccolte artistiche e consulente per la Pontificia Biblioteca Antoniana. L’obiettivo è quello di indagare il sacro e la sua rappresentazione attraverso lo sguardo oggettivo della macchina fotografica, nel periodo storico che dalla nascita della fotografia su carta arriva all’anno del settimo centenario della morte di S. Antonio.
Il percorso iconografico di “Padova Sacra” sottolinea tutti i fattori inerenti alla vicinanza al divino attraverso i luoghi, gli oggetti, i riti, le persone, visti attraverso lo sguardo oggettivo della macchina fotografica. Una precisa attenzione è anche riservata agli operatori che dietro l’obiettivo hanno avuto modo di costruire una personale dimensione estetica che, nel tempo, è andata a sostituire le modalità della rappresentazione del sacro che fino ad allora era lasciata esclusivamente all’interpretazione di pittori ed incisori.
Il visitatore potrà trovare le rare immagini originali, provenienti sia da collezioni pubbliche che private, di personalità rilevanti della storia della fotografia italiana. Tra questi spiccano: Domenico Bresolin (1813-1899), Carlo Naya (1816-1882), Luigi Borlinetto (1827-1904), i fratelli Alinari, Costante Agostini (1857-1941), Francesco Bonaldi (attivo tra il 1852 e 1880 circa), Pietro Poppi (1833-1914), Arturo Pospisil (1868-1924), Vito Malaguti (1847-1916) e Luigi Fiorentini (1847-1901).