Siberia, viaggio nella Casa dei Morti. La prigione dove fu recluso Dostoevskij
A Tobolsk in Siberia apre al pubblico la prigione dove fu recluso Fëdor Dostoevskij.
Era l'11 gennaio di 166 anni fa quando il grande scrittore russo che aveva appena ricevuto la grazia dallo zar Nicola I, venne rinchiuso nella prigione castello di Tobolsk, ultima tappa verso la destinazione finale, la fortezza di Omsk.
Scampato al patibolo all'ultimo secondo, Dostoevskij fu segnato indelebilmente da quella esperienza e dagli anni di reclusione successivi che trasfuse nelle sue opere più celebri "Delitto e castigo" e "L'idiota" ma in particolare nelle Memorie dalla Casa dei Morti, romanzo in forma diaristica sull'inferno carcerario.
Costruita tra il 1838 e il 1855 la prigione ha ospitato anche altri detenuti illustri come Mikhail Mikhaylov, Vladimir Korolenko e Nikolay Chernyshevski. Durante il periodo sovietico la reclusione nel Castello di Tobolsk era considerata peggior sorte che finire nelle colonie penali. Fu chiusa proprio nel 1989 e ora a distanza di quasi 30 anni diventa museo, attrazione turistica e meta di pellegrinaggio per gli amanti di Dostoevskij che pure nel famigerato luogo ebbe a sostare soltanto 10 giorni.