Il cervo Boris è scomparso e la gente del lago di Como accusa: "Lo hanno ucciso i bracconieri"
Il cervo Boris, amico di tutti non si vede da giorni. Gli abitanti di Pigra lo cercano e puntano il dito contro i bracconieri
Boris il cervo è la mascotte di Pigra, un piccolo paese della Val d'Intelvi di nemmeno trecento abitanti, soprannominato il "balcone" del Lago di Como per l'incredibile vista che offre dello specchio d'acqua e delle montagne circostanti. Ci si può arrivare anche in funivia e così fanno spesso i molti turisti attirati dal borgo medievale e dai panorami mozzafiato.
Nei dintorni della stazione della funivia i più fortunati potevano avere l'occasione di un incontro davvero molto ravvicinato con Boris, il cervo amico di tutti e soprattutto di Chicco, che non manca mai di offrirgli del pane secco. Adesso Boris non si trova più. Da giorni manca all'appuntamento quotidiano: non lo si vede al Piz Curnà e neppure al Capannone. Gli abitanti temono sia stato ucciso dai bracconieri e sul caso sta indagando la polizia del posto.
Gli avvistamenti di cervi a valle e persino nei centri abitati non è più una rarità nella provincia di Como. Con le fredde temperature invernali, il ghiaccio e la neve in quota, spesso si avvicinano alle case alla ricerca di cibo, a volte ospiti non graditi per le incursioni in orti e giardini. Boris però era molto amato da tutti e considerato un simbolo di Pigra. A lui e alla sua amicizia con Chicco, Alessandro Omassi e Roberto Ambrosi hanno dedicato un bellissimo documentario:
Omassi spiega che ormai non esiste più la natura selvaggia: gli animali vivono in un ambiente profondamente modificato dall'uomo. L'inquinamento acustico, le strade trafficate disorientano i cervi e li obbligano a una convivenza con l'uomo sempre più stretta. In tal senso, l'amicizia tra Chicco e Boris va letta come un'esigenza di sopravvivenza e non come un "addomesticamento". Il cervo ha fame e cerca il cibo dove sa che lo troverà, per esempio dalle mani del suo amico uomo. Di questa confidenza potrebbero essersi approfittati bracconieri senza scrupoli che non hanno esitato a colpire proprio Boris, l'amico dei bambini.
Il video dell'Associazione Amici di Pigra
Nei dintorni della stazione della funivia i più fortunati potevano avere l'occasione di un incontro davvero molto ravvicinato con Boris, il cervo amico di tutti e soprattutto di Chicco, che non manca mai di offrirgli del pane secco. Adesso Boris non si trova più. Da giorni manca all'appuntamento quotidiano: non lo si vede al Piz Curnà e neppure al Capannone. Gli abitanti temono sia stato ucciso dai bracconieri e sul caso sta indagando la polizia del posto.
Gli avvistamenti di cervi a valle e persino nei centri abitati non è più una rarità nella provincia di Como. Con le fredde temperature invernali, il ghiaccio e la neve in quota, spesso si avvicinano alle case alla ricerca di cibo, a volte ospiti non graditi per le incursioni in orti e giardini. Boris però era molto amato da tutti e considerato un simbolo di Pigra. A lui e alla sua amicizia con Chicco, Alessandro Omassi e Roberto Ambrosi hanno dedicato un bellissimo documentario:
Omassi spiega che ormai non esiste più la natura selvaggia: gli animali vivono in un ambiente profondamente modificato dall'uomo. L'inquinamento acustico, le strade trafficate disorientano i cervi e li obbligano a una convivenza con l'uomo sempre più stretta. In tal senso, l'amicizia tra Chicco e Boris va letta come un'esigenza di sopravvivenza e non come un "addomesticamento". Il cervo ha fame e cerca il cibo dove sa che lo troverà, per esempio dalle mani del suo amico uomo. Di questa confidenza potrebbero essersi approfittati bracconieri senza scrupoli che non hanno esitato a colpire proprio Boris, l'amico dei bambini.
Il video dell'Associazione Amici di Pigra