Milano, il Campo 87 del cimitero Maggiore: sepolte qui le vittime del Covid-19 che nessuno reclama
Sessantuno croci bianche con un nome, una data di nascita e una data di morte. Sessantuno vittime del Coronavirus, i cui corpi nessuno ha reclamato. E' il campo 87 del Cimitero Maggiore di Milano, dove il Comune ha deciso di seppellire coloro che il virus ha falcidiato in solitudine
Persone che hanno familiari lontani o che si sono volutamente allontanati dai loro parenti, altre persone i cui unici rapporti sono con qualcuno che é tuttora ricoverato a causa dell'epidemia. "Non fosse comuni", come quelle che si sono viste a New York o in Brasile, ma una "degna sepoltura per tutti. E' molto importante che ci sia un segnale perché in questa enorme tragedia, queste persone non avevano nessuno che poteva occuparsi di loro, quindi il Comune ha garantito uno spazio e una sepoltura con grande dignità", ha detto l'assessore ai Servizi Civici e Trasformazione digitale del Comune di Milano, Roberta Cocco, visitando il campo.
Attualmente nel campo dedicato del Cimitero Maggiore sono sepolte 61 persone "questo è un campo molto grande e potremmo arrivare addirittura fino a 600 sepolture cosa che ovviamente non ci auguriamo. - ha detto - Però abbiamo spazio per le sepolture che affronteremo nei prossimi giorni e settimane. Noi abbiamo iniziato da subito quando abbiamo visto che i numeri crescevano. E con l'ordinanza del sindaco, che riduceva da 30 a 5 i giorni i tempi della sepoltura dopo i decessi era necessario avere un luogo che ci permettesse di operare nel tempo minore possibile".