Firenze, si controlla la facciata del Duomo
Manutenzione ordinaria ma non solo, dopo la morte del turista spagnolo in Santa Croce il 19 ottobre scorso
A Firenze sono iniziati i lavori di monitoraggio delle facciate esterne marmoree del Duomo, del Campanile di Giotto, della Cupola del Brunelleschi e del Battistero. I lavori, che andranno avanti per un paio di settimane almeno, sono eseguiti dal personale dell'Opera di Santa Maria del Fiore con l'ausilio di un'autogru con un braccio di 104 metri che permette di raggiungere anche le zone più alte del Campanile e della Cupola.
Si tratta di una delle attività di manutenzione che l'Opera di Santa Maria del Fiore fa regolarmente sui propri monumenti e che permette di controllare in dettaglio i circa 40 mila metri quadrati di superfici marmoree, di verificarne lo stato di conservazione, individuare i possibili degradi e programmare gli interventi di restauro. Un monitoraggio periodico che però assume un particolare significato quest'anno, a meno di un mese dal tragico crollo che, nella basilica di Santa Croce, è costato la vita a un turista spagnolo di 52 anni.
Dal 2015 il controllo delle facciate esterne viene effettuato semestralmente invece che annualmente, alla fine e all'inizio dell'inverno.
Per questa manutenzione l'Opera investe ogni anno dai 120 ai 160 mila euro solo per movimentare le gru, a cui si deve aggiungere il lavoro del gruppo di restauratori della Bottega di Restauro dell'Opera, una decina, assunti in pianta stabile. Questi operai sono gli eredi diretti degli scalpellini che realizzavano le decorazioni scultoree e architettoniche della cattedrale e del campanile e che oggi si dedicano al mantenimento e alla conservazione di questo patrimonio. "L'Opera del Duomo privilegia una manutenzione continua dei propri monumenti - spiega il consigliere Vincenzo Vaccaro - rispetto ai grandi interventi di restauro".