Situazione esplosiva nell'enclave spagnola di Ceuta: 8mila migranti marocchini arrivano a nuoto
Rafforzate le misure di sicurezza, la Spagna ha già avviato i rimpatri e ora episodi simili potrebbero verificarsi anche a Melilla
Hanno attraversato il confine a nuoto e si sono rifugiati nell'enclave spagnola di Ceuta, città del Nordafrica porta di accesso all'Europa. Provenienti dal Marocco, i migranti hanno inaspettatamente scavalcato la barriera in massa cogliendo di sorpresa la sicurezza.
La notizia, documentata dalle immagini, è stata resa nota dal ministro per l'inclusione, la sicurezza sociale e la migrazione, José Luis Escrivá, che ha annunciato rimpatri già effettuati "a un ritmo significativo" considerando che gli accordi con il Paese alawita in materia di migrazione "sono molto chiari".
Degli 8.000 migranti che sono arrivati a Ceuta da ieri, circa la metà sono stati rimpatriati in Marocco. Lo ha reso noto il governo spagnolo. In 86 sono riusciti ad entrare a Melilla.
Secondo il governo l'arrivo massiccio dei migranti nelle ultime ore, non ha nulla a che fare con la decisione della Spagna di consentire l'ingresso nell'anonimato nell'ospedale di Logroño del capo del Fronte Polisario, Brahim Gali. La scelta spagnola di accogliere il presidente della Repubblica Araba Saharawi, a garanzia di non essere interessato dalla giustizia, ha suscitato polemiche. Gali, 73 anni, ha contratto il virus Sars-cov-2 e per questo ha chiesto "aiuto" facendo ricorso a scopi umanitari. Su di lui pesano denunce gravi per violazione dei diritti umani ma anche per crimini di terrorismo, torture e genocidio.
Escrivá, sorpreso, riconduce il fenomeno alla pandemia e all'ulteriore povertà che affligge i Paesi sub-sahariani. E dopo l'assalto a Ceulta, anche l'enclave di Melilla, lungo la costa orientale del Marocco, si è ritrovata 85 migranti che illegalmente sono entrati bypassando la frontiera.
Sanchez a Ceuta e Melilla
Il premier spagnolo Pedro Sanchez, accompagnato dal ministro dell'Interno Fernando Grande-Marlaska, è arrivato a Melilla, enclave spagnola in Marocco, per una visita d'urgenza, mentre il paese iberico affronta una crisi migratoria senza precedenti lungo i confini con quello nordafricano. Lo riportano i media iberici. La visita del primo ministro in questa città arriva dopo quella all'enclave di Ceuta. Lì, Sanchez si è riunito con il presidente di Ceuta, Juan Luis Vivas, e altre autorità. Secondo i racconti dei media locali, il premier è stato accolto a Ceuta anche dagli insulti di alcune persone. A Melilla, la scorsa notte circa 80 migranti sono riusciti a scavalcare le barriere al confine tra il Marocco e la Spagna.
Esercito schierato
Unità dell'esercito spagnolo sono state schierate su parte delle spiagge dell'enclave di Ceuta per frenare gli arrivi in massa di migranti dal Marocco: lo si apprende dalle immagini diffuse da vari media iberici. "In questo momento l'entrata dei migranti sembra sotto controllo", ha detto in un'intervista alla radio Cadena Ser il presidente di Ceuta, Juan Jesús Vivas. Le immagini dei media mostravano decine di persone raggruppate sul lato marocchino della frontiera.
Secondo le informazioni in arrivo dalla zona, la gendarmeria marocchina non sta intervenendo per fermare i migranti prima che tentino la traversata. Questo episodio si verifica mentre la Spagna e il Marocco affrontano tensioni diplomatiche dopo che Brahim Gali, leader del movimento per l'indipendenza del Frente Polisario, è stato ricoverato in un ospedale spagnolo. Arancha González, ministra degli Esteri iberica, ha escluso che i due fatti siano legati tra loro, secondo l'agenzia di stampa Efe.
Il ministero degli Esteri spagnolo ha convocato l'ambasciatore del Marocco in Spagna, Karima Benyaich.
Rabat convoca ambasciatrice a Madrid
Il governo del Marocco ha richiamato per consultazioni la sua ambasciatrice a Madrid, Karima Benyaich, poco dopo che era stata convocata dal ministero degli Esteri spagnolo. Fonti diplomatiche marocchine dicono di non conoscere al momento ulteriori dettagli su questo richiamo per consultazioni che innalza la tensione nelle relazioni tra Rabat e Madrid a livelli che non si vedevano da un decennio.
La notizia, documentata dalle immagini, è stata resa nota dal ministro per l'inclusione, la sicurezza sociale e la migrazione, José Luis Escrivá, che ha annunciato rimpatri già effettuati "a un ritmo significativo" considerando che gli accordi con il Paese alawita in materia di migrazione "sono molto chiari".
Degli 8.000 migranti che sono arrivati a Ceuta da ieri, circa la metà sono stati rimpatriati in Marocco. Lo ha reso noto il governo spagnolo. In 86 sono riusciti ad entrare a Melilla.
Secondo il governo l'arrivo massiccio dei migranti nelle ultime ore, non ha nulla a che fare con la decisione della Spagna di consentire l'ingresso nell'anonimato nell'ospedale di Logroño del capo del Fronte Polisario, Brahim Gali. La scelta spagnola di accogliere il presidente della Repubblica Araba Saharawi, a garanzia di non essere interessato dalla giustizia, ha suscitato polemiche. Gali, 73 anni, ha contratto il virus Sars-cov-2 e per questo ha chiesto "aiuto" facendo ricorso a scopi umanitari. Su di lui pesano denunce gravi per violazione dei diritti umani ma anche per crimini di terrorismo, torture e genocidio.
Escrivá, sorpreso, riconduce il fenomeno alla pandemia e all'ulteriore povertà che affligge i Paesi sub-sahariani. E dopo l'assalto a Ceulta, anche l'enclave di Melilla, lungo la costa orientale del Marocco, si è ritrovata 85 migranti che illegalmente sono entrati bypassando la frontiera.
Sanchez a Ceuta e Melilla
Il premier spagnolo Pedro Sanchez, accompagnato dal ministro dell'Interno Fernando Grande-Marlaska, è arrivato a Melilla, enclave spagnola in Marocco, per una visita d'urgenza, mentre il paese iberico affronta una crisi migratoria senza precedenti lungo i confini con quello nordafricano. Lo riportano i media iberici. La visita del primo ministro in questa città arriva dopo quella all'enclave di Ceuta. Lì, Sanchez si è riunito con il presidente di Ceuta, Juan Luis Vivas, e altre autorità. Secondo i racconti dei media locali, il premier è stato accolto a Ceuta anche dagli insulti di alcune persone. A Melilla, la scorsa notte circa 80 migranti sono riusciti a scavalcare le barriere al confine tra il Marocco e la Spagna.
Esercito schierato
Unità dell'esercito spagnolo sono state schierate su parte delle spiagge dell'enclave di Ceuta per frenare gli arrivi in massa di migranti dal Marocco: lo si apprende dalle immagini diffuse da vari media iberici. "In questo momento l'entrata dei migranti sembra sotto controllo", ha detto in un'intervista alla radio Cadena Ser il presidente di Ceuta, Juan Jesús Vivas. Le immagini dei media mostravano decine di persone raggruppate sul lato marocchino della frontiera.
Secondo le informazioni in arrivo dalla zona, la gendarmeria marocchina non sta intervenendo per fermare i migranti prima che tentino la traversata. Questo episodio si verifica mentre la Spagna e il Marocco affrontano tensioni diplomatiche dopo che Brahim Gali, leader del movimento per l'indipendenza del Frente Polisario, è stato ricoverato in un ospedale spagnolo. Arancha González, ministra degli Esteri iberica, ha escluso che i due fatti siano legati tra loro, secondo l'agenzia di stampa Efe.
Il ministero degli Esteri spagnolo ha convocato l'ambasciatore del Marocco in Spagna, Karima Benyaich.
Rabat convoca ambasciatrice a Madrid
Il governo del Marocco ha richiamato per consultazioni la sua ambasciatrice a Madrid, Karima Benyaich, poco dopo che era stata convocata dal ministero degli Esteri spagnolo. Fonti diplomatiche marocchine dicono di non conoscere al momento ulteriori dettagli su questo richiamo per consultazioni che innalza la tensione nelle relazioni tra Rabat e Madrid a livelli che non si vedevano da un decennio.