I neonati in scatola, baby box di cartone contro le morti in culla
Una culla di cartone per 105 mila bambini del New Jersey che adotta il metodo finlandese per contrastare le morti bianche
In Finlandia, dove c'è uno dei più bassi tassi di mortalità infantile - circa 2,52 neonati ogni 1000 nascite - è un sistema collaudato e in uso da tempo. Il governo ogni anno dona alle neo mamme 40 mila scatole contenenti biancheria e articoli per bambini che, una volta svuotate, servono da culle. Al loro interno c'è tutto l'occorrente per la prima infanzia: vestiti, tutine, calze, cappottino, passamontagna, mini sacco a pelo e biancheria, insommaciò che serve per affrontare o prepararsi al gelo invernale. Chi non ha bisogno del "corredino" può scegliere di avere l'equivalente in denaro, circa 155 euro. L'unica condizione per avere il kit è che la futura mamma si sottoponga a dei controlli medici nei primi mesi di gravidanza. La scatola, o baby box, diventa poi il primo posto che accoglie il neonato,opportunamente equipaggiata con cuscino, lenzuolino e copertina.
Il programma va avanti dal 1930. La scatola di cartone era un modo per incoraggiare le visite mediche e per ovviare al problema di dove alloggiare i neonati visto che non tutti potevano permettersi una culla sicura. Gli studi hanno poi dimostrato che questo metodo ha ridotto notevolmente i casi di morti bianche, tanto da diffondersi in altri paesi, tra cui il Regno Unito, e da destare l'interesse degli Stati Uniti. Il New Jersey in particolare ha iniziato a distribuire baby box alle famiglie meno abbienti. 105 mila scatole saranno consegnate nel 2017 alle neo mamme che dovranno però seguire un corso sul "sonno sicuro". "Ciò che importa non è tanto la scatola, quanto l'educazione e l'informazione", sostiene Kathie McCans la pediatra che ha seguito il progetto. Insomma è importante insegnare ai neogenitori come far dormire bene il bebè: basta una semplice scatola di cartone con lo stretto necessario. Al bando giochi, coperte troppo invadenti, paracolpi, e soprattuto, niente lettone dove c'è anche il rischio dei movimenti nel sonno di mamma e papà.
Il programma va avanti dal 1930. La scatola di cartone era un modo per incoraggiare le visite mediche e per ovviare al problema di dove alloggiare i neonati visto che non tutti potevano permettersi una culla sicura. Gli studi hanno poi dimostrato che questo metodo ha ridotto notevolmente i casi di morti bianche, tanto da diffondersi in altri paesi, tra cui il Regno Unito, e da destare l'interesse degli Stati Uniti. Il New Jersey in particolare ha iniziato a distribuire baby box alle famiglie meno abbienti. 105 mila scatole saranno consegnate nel 2017 alle neo mamme che dovranno però seguire un corso sul "sonno sicuro". "Ciò che importa non è tanto la scatola, quanto l'educazione e l'informazione", sostiene Kathie McCans la pediatra che ha seguito il progetto. Insomma è importante insegnare ai neogenitori come far dormire bene il bebè: basta una semplice scatola di cartone con lo stretto necessario. Al bando giochi, coperte troppo invadenti, paracolpi, e soprattuto, niente lettone dove c'è anche il rischio dei movimenti nel sonno di mamma e papà.