Bielorussia, nuovi scontri. Arrestato e rilasciato freelance italiano
Claudio Locatelli, giornalista freelance, ora è all'ambasciata italiana a Minsk
La Bielorussia ha confermato la morte di un giovane manifestante che era stato arrestato durante le manifestazioni anti-regime. Il Comitato Investigativo bielorusso ha dichiarato che il dimostrante, un 25enne, era stato fermato domenica a Gomel e condannato a dieci giorni di reclusione.
Scontri sono avvenuti la notte scorsa in varie città della Bielorussia durante le proteste seguite alla rielezione di Aleksandr Lukashenko. La polizia ha usato lacrimogeni, manganelli, granate stordenti e proiettili di gomma. Usate anche armi da fuoco a Brest.
Aggrediti ed arrestati numerosi giornalisti, anche un freelance italiano, Claudio Locatelli, poi rilasciato: "Sono stato brutalmente arrestato e finalmente dopo 3 giorni senza cibo e con pochissima acqua adesso sono libero, sto bene", ha detto in un video pubblicato su Facebook il freelance. "L'Italia ha fatto un gran bel lavoro", ha sottolineato Locatelli, che ora si trova a Minsk nell'ambasciata italiana.
Stamattina una catena umana formata da 200 donne vestite di bianco, con fiori in mano, si è formata nel centro di Minsk per protestare contro la violenza delle forze di sicurezza contro gli oppositori scesi in piazza.
L'Alto Commissario Onu per i diritti umani Michelle Bachelet ha fermamente condannato la repressione delle manifestazioni e lo stesso hanno fatto le diplomazie occidentali, da Washington a Bruxelles, con l'Ue che ha convocato per venerdì un consiglio degli Esteri straordinario durante il quale potrebbero essere adottate nuove misure restrittive nei confronti delle autorità di Minsk.
Il bilancio ufficiale degli scontri della scorsa notte è di un migliaio di arresti e 65 feriti, tra cui 51 manifestanti e 14 agenti. In totale, dall'inizio delle proteste, ci sono due morti e un ferito in condizioni gravi.Stavolta, stando a quanto riferisce lo stesso ministero dell'Interno, gli agenti hanno anche aperto il fuoco contro i dimostranti. La polizia sostiene infatti di aver sparato contro un gruppo di dimostranti a Brest e di aver ferito uno di loro. Secondo i media è stato ferito alla testa.Gli agenti dichiarano di aver sparato per difendersi dopo essere stati "attaccati da un gruppo di cittadini aggressivi che avevano in mano spranghe di metallo", ma è difficile verificare se questa versione corrisponda al vero.
Nobel Alexievich, "Via Lukashenko o guerra civile"
Svetlana Alexievich, la scrittrice e giornalista bielorussa che ha raccontato gli ultimi anni dell'Urss e il post-comunismo, Premio Nobel per la letteratura nel 2015, ha invitato il presidente Aleksander Lukashenko, a dimettersi. "Via prima che sia troppo tardi!", ha detto in un'intervista all'emittente pubblica statunitense, Radio Freedom. "Se ne vada prima di gettare le persone in un terribile abisso: l'abisso della guerra civile! Se ne vada".
Scontri sono avvenuti la notte scorsa in varie città della Bielorussia durante le proteste seguite alla rielezione di Aleksandr Lukashenko. La polizia ha usato lacrimogeni, manganelli, granate stordenti e proiettili di gomma. Usate anche armi da fuoco a Brest.
Aggrediti ed arrestati numerosi giornalisti, anche un freelance italiano, Claudio Locatelli, poi rilasciato: "Sono stato brutalmente arrestato e finalmente dopo 3 giorni senza cibo e con pochissima acqua adesso sono libero, sto bene", ha detto in un video pubblicato su Facebook il freelance. "L'Italia ha fatto un gran bel lavoro", ha sottolineato Locatelli, che ora si trova a Minsk nell'ambasciata italiana.
Stamattina una catena umana formata da 200 donne vestite di bianco, con fiori in mano, si è formata nel centro di Minsk per protestare contro la violenza delle forze di sicurezza contro gli oppositori scesi in piazza.
L'Alto Commissario Onu per i diritti umani Michelle Bachelet ha fermamente condannato la repressione delle manifestazioni e lo stesso hanno fatto le diplomazie occidentali, da Washington a Bruxelles, con l'Ue che ha convocato per venerdì un consiglio degli Esteri straordinario durante il quale potrebbero essere adottate nuove misure restrittive nei confronti delle autorità di Minsk.
Il bilancio ufficiale degli scontri della scorsa notte è di un migliaio di arresti e 65 feriti, tra cui 51 manifestanti e 14 agenti. In totale, dall'inizio delle proteste, ci sono due morti e un ferito in condizioni gravi.Stavolta, stando a quanto riferisce lo stesso ministero dell'Interno, gli agenti hanno anche aperto il fuoco contro i dimostranti. La polizia sostiene infatti di aver sparato contro un gruppo di dimostranti a Brest e di aver ferito uno di loro. Secondo i media è stato ferito alla testa.Gli agenti dichiarano di aver sparato per difendersi dopo essere stati "attaccati da un gruppo di cittadini aggressivi che avevano in mano spranghe di metallo", ma è difficile verificare se questa versione corrisponda al vero.
Nobel Alexievich, "Via Lukashenko o guerra civile"
Svetlana Alexievich, la scrittrice e giornalista bielorussa che ha raccontato gli ultimi anni dell'Urss e il post-comunismo, Premio Nobel per la letteratura nel 2015, ha invitato il presidente Aleksander Lukashenko, a dimettersi. "Via prima che sia troppo tardi!", ha detto in un'intervista all'emittente pubblica statunitense, Radio Freedom. "Se ne vada prima di gettare le persone in un terribile abisso: l'abisso della guerra civile! Se ne vada".