La Corea del Nord lancia due nuovi missili. Trump: "A Kim piace"
È il settimo test missilistico di Pyongyang in un mese
La Corea del Nord ha sparato due missili dalla sua costa orientale, secondo quanto riferito dall'esercito sudcoreano a Seul. Secondo la guardia costiera giapponese si tratta di missili balistici a corto raggio, come gli altri sparati nelle ultime settimane. Il lancio sarebbe avvenuto alle 6:45 ora locale da Sondok nella provincia orientale di South Hamgyong. I missili hanno volato per 380 km raggiungendo un'altitudine di circa 97 km. Il governo giapponese ha escluso che i siano atterrati nella zone economica esclusiva (Zee).
I test missilistici, sette in un mese, stanno complicando le trattative sulla denuclearizzazione in corso tra Pyongyang e Washington. Trump e il leader nordcoreano Kim Jong-un hanno deciso di riprendere i negoziati lo scorso giugno ma i colloqui stentano a decollare.
Pyongyang ha ripreso i lanci il 25 luglio per protesta contro le manovre militari congiunte organizzate dalla Corea del Sud e dagli Stati Uniti, una manovra che il regime nordcoreano vede come una preparazione a una possibile invasione. Il Consiglio di sicurezza nazionale della presidenza sudcoreana ha espresso "forte preoccupazione". In una dichiarazione, la Casa Blu (la presidenza sudcoreana) ha affermato che Seul lavorerà per portare la Corea del Nord al tavolo dei negoziati con gli Stati Uniti il più presto possibile al fine di avanzare verso la completa denuclearizzazione della penisola coreana. Da Washington, intanto, fonti ufficiali fanno sapere che si sta monitorando la situazione. "Ci stiamo consultando da vicino con i nostri alleati giapponesi e sudcoreani", ha detto un funzionario Usa di alto livello.
Il presidente Trump sostiene che i ripetuti lancia non violano nessun patto stretto con il leader di Pyongyang: "A Kim piace testare i missili", ha detto e ha spiegato ai giornalisti prima di partire per il G7, che non si è mai discusso di limitare "i missili a corto raggio". "Molte nazioni testano questi missili", ha aggiunto, "Kim Jong-un è stato piuttosto diretto con me".
Durissime le dichiarazioni del ministro della Difesa giapponese Takeshi Iwaya, secondo cui l'ultimo test missilistico effettuato dalla Corea del Nord rappresenta "una palese violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu". Secondo Iwaya, Pyongyang con ogni probabilità ha approfittato dell'assenza di coordinazione tra Giappone e Corea del Sud dopo la decisione di quest'ultima di rescindere il patto sullo scambio di intelligence con Tokyo.
I test missilistici, sette in un mese, stanno complicando le trattative sulla denuclearizzazione in corso tra Pyongyang e Washington. Trump e il leader nordcoreano Kim Jong-un hanno deciso di riprendere i negoziati lo scorso giugno ma i colloqui stentano a decollare.
Pyongyang ha ripreso i lanci il 25 luglio per protesta contro le manovre militari congiunte organizzate dalla Corea del Sud e dagli Stati Uniti, una manovra che il regime nordcoreano vede come una preparazione a una possibile invasione. Il Consiglio di sicurezza nazionale della presidenza sudcoreana ha espresso "forte preoccupazione". In una dichiarazione, la Casa Blu (la presidenza sudcoreana) ha affermato che Seul lavorerà per portare la Corea del Nord al tavolo dei negoziati con gli Stati Uniti il più presto possibile al fine di avanzare verso la completa denuclearizzazione della penisola coreana. Da Washington, intanto, fonti ufficiali fanno sapere che si sta monitorando la situazione. "Ci stiamo consultando da vicino con i nostri alleati giapponesi e sudcoreani", ha detto un funzionario Usa di alto livello.
Il presidente Trump sostiene che i ripetuti lancia non violano nessun patto stretto con il leader di Pyongyang: "A Kim piace testare i missili", ha detto e ha spiegato ai giornalisti prima di partire per il G7, che non si è mai discusso di limitare "i missili a corto raggio". "Molte nazioni testano questi missili", ha aggiunto, "Kim Jong-un è stato piuttosto diretto con me".
Durissime le dichiarazioni del ministro della Difesa giapponese Takeshi Iwaya, secondo cui l'ultimo test missilistico effettuato dalla Corea del Nord rappresenta "una palese violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu". Secondo Iwaya, Pyongyang con ogni probabilità ha approfittato dell'assenza di coordinazione tra Giappone e Corea del Sud dopo la decisione di quest'ultima di rescindere il patto sullo scambio di intelligence con Tokyo.