Caso Weinstein, Asia Argento a #Cartabianca: "Vado via dall'Italia, troppe tensioni"
L'attrice: "Finalmente mi sento una donna libera", tornerò "quando le cose miglioreranno per combattere le battaglie con tutte le altre donne''
"Tornerò in Italia in vacanza. Non vado via subito, ci vorrà un po' di tempo per organizzarmi, ma non vedo cosa ci sto a fare in Italia adesso, tornerò quando le cose miglioreranno per combattere le battaglie con tutte le altre donne''. Lo annuncia Asia Argento nell'intervista esclusiva registrata da Berlino con Bianca Berlinguer, mandata in onda a #Cartabianca su Rai3, dove l'attrice è tornata sulla violenza subita da Harvey Weinstein e degli attacchi ricevuti dal web e da parte della stampa per la sua denuncia.
''Sono a Berlino perché avevo bisogno di andarmene un po' dall'Italia, dove il clima di tensione è abbastanza pesante su me e sulla mia famiglia, avevo bisogno di respirare'', ha detto. Comunque non si pente di essersi fatta avanti, tra le prime, per raccontare gli abusi gli Weinstein: ''Dopo quello che successo devo ancora capire chi sono. Però è come se si fosse spalancato un portone enorme, sento accanto a me migliaia di persone, non mi sento più sola nelle mie battaglie (...) mi sento una donna libera finalmente''.
Per anni ''a causa del fatto di non essere riuscita a scappare, di non aver avuto il coraggio di denunciare, mi sono sentita in colpa. Ci ho messo tantissimo tempo anche a dirlo a mia madre. Mentre a mio padre e a mia figlia (che ha 16 anni, ndr), l'ho detto solo ora''. La sua scelta di parlare è venuta proprio dalla speranza di ''poter cambiare il mondo per le nostre figlie, in modo che non abbiano più paura, che non debbano più scappare''.
L'intervista integrale su RaiPlay
''Sono a Berlino perché avevo bisogno di andarmene un po' dall'Italia, dove il clima di tensione è abbastanza pesante su me e sulla mia famiglia, avevo bisogno di respirare'', ha detto. Comunque non si pente di essersi fatta avanti, tra le prime, per raccontare gli abusi gli Weinstein: ''Dopo quello che successo devo ancora capire chi sono. Però è come se si fosse spalancato un portone enorme, sento accanto a me migliaia di persone, non mi sento più sola nelle mie battaglie (...) mi sento una donna libera finalmente''.
Per anni ''a causa del fatto di non essere riuscita a scappare, di non aver avuto il coraggio di denunciare, mi sono sentita in colpa. Ci ho messo tantissimo tempo anche a dirlo a mia madre. Mentre a mio padre e a mia figlia (che ha 16 anni, ndr), l'ho detto solo ora''. La sua scelta di parlare è venuta proprio dalla speranza di ''poter cambiare il mondo per le nostre figlie, in modo che non abbiano più paura, che non debbano più scappare''.
L'intervista integrale su RaiPlay