Raffaella Carrà e quel "caschetto biondo" che la rese una diva
Era il 1970 quando il caschetto biondo della Carrà conquistò gli italiani
Sul poster del Festival di Sanremo del 2001 campeggiava un caschetto biondo, senza volto. Bastava quello per annunciare la presentatrice, Raffaella Carrà, alla sua prima e unica volta sul palco dell'Ariston. Già da tre decenni era per gli italiani il "caschetto biondo" della tivù, lei che in realtà era mora e riccia. Fu un colpo di genio del suo parrucchiere, il celebre Celeste Vergottini, che decise di stravolgerle il look. Prima dando un taglio, il caschetto geometrico appunto, con cui la showgirl debuttò in Io, Agata e tu. Poi stravolgendo il colore, un biondo luminoso e dorato, per Canzonissima con Corrado. Era il 1970 e con pochi aggiustamenti, quel taglio l'ha accompagnata e contraddistinta diventando un "marchio di fabbrica" e facendo di lei indiscutibilmente un'icona pop.