Australia. La Nasa conferma che uno dei misteri più affascinanti dell'arte contemporanea è salvo
L'Uomo di Marree, gigantesca opera di 'land art' scoperta per caso nel 1998 e che stava svanendo è stata salvata e in futuro potrebbe diventare verde. Ecco perché
Una nuova foto scattata dal NASA Earth Observatory (Osservatorio della Terra della NASA) mostra lo stato di buona conservazione del gigantesco geoglifo noto come Uomo di Marree (Marree Man), o Gigante di Stuart, vicino alla città di Marree, nel profondo nord dell'Australia meridionale.
Il geoglifo, che si estende per oltre 4 km di lunghezza e il cui perimetro misura tra i 15 e i 28 km, raffigura un indigeno che caccia con un boomerang o con un bastone. Da quando un pilota lo avvistò per la prima volta il 26 giugno del 1998, la misteriosa opera di 'land art' ha attirato l'attenzione internazionale.
Come riporta il settimanale Newsweek la figura di cui a tutt'oggi, e nonostante le cospicue offerte in denaro perché si facesse avanti, non si conosce nè l'origine nè l'autore, si stava progressivamente dissolvendo col passare del tempo. Secondo quanto riportato dalla NASA, nelle immagini a colori naturali raccolte nel 2013 da OLI su Landsat 8, le linee erano ormai a malapena visibili.
Lo stato dell'opera aveva allarmato la comunità locale preoccupata che il cacciatore potesse deteriorarsi ulteriormente. Nel 2016 fu allora avviato un progetto di restauro per riportare il monumento al suo originario splendore. La squadra di restauratori creò delle scanalature nel geoglifo arando il terreno in modo da trattenere l'acqua perché possa attecchire la vegetazione. In futuro dunque l'uomo di Marree potrebbe diventare verde. L'immagine scattata a giugno e condivisa oggi dalla NASA mostra il successo dei loro sforzi.