Fuochi d'artificio, geometrie, emozioni e sport: la cerimonia di inaugurazione di Tokyo2020
Alla presenza dell'imperatore giapponese Naruhito, il via ai Giochi Olimpici. Tutte le foto
Si parte dall'alto, dal cosmo per poi arrivare dentro lo stadio fino a entrare in un seme da cui cresce una piantina. Scorrono le immagini del momento in cui la capitale giapponese si è vista assegnare l'organizzazione delle Olimpiadi. La musica si interrompe e nel silenzio ecco le piazze vuote della pandemia - e spunta anche piazza Duomo di Milano completamente deserta - e gli allenamenti fatti in casa durante il lockdown fino al lento ritorno allo sport.
Il video accompagna il countdown verso l'apertura dei Giochi Olimpici numero 32. Poi i fuochi d'artificio illuminano lo Stadio. Inizia così la cerimonia di inaugurazione di Tokyo 2020, senza pubblico e con un anno di ritardo, a causa della pandemia.
I toni pensierosi e cupi della prima parte si ammorbidiscono dopo il minuto di raccoglimento con l'imperatore Naruhito - sulla tribuna d'onore come il nonno Hirohito che celebrò l'apertura delle Olimpiadi di Tokyo 1964 e quelle invernali di Sapporo 1972, mentre il padre, Akihito dichiarò aperti i Giochi invernali di Nagano 1998 - e gli ospiti in piedi e in silenzio per commemorare le vittime del Covid. Si ammorbidiscono anche le geometrie, disegnate da fili rossi nella danza di apertura con personaggi vestiti di bianco, medici, infermieri, pazienti. Scanditi dal ritmo del tip tap ballato su un tavolo di legno, appaiono i cerchi olimpici, in una coreografia corale che unisce età, stili, antico, moderno.
Poi dopo 40 minuti inizia la sfilata delle delegazioni aperta come di consueto dalla Grecia, seguita dal Team dei Rifugiati.
All'interno dello stadio i posti a sedere, drammaticamente vuoti, sono di colore bianco e verde ma, al colpo d'occhio, sembrano essere tutti occupati.
L'Imperatore apre i Giochi
E' stato poi l'imperatore Naruhito, il 126/o della storiagiapponese, a dichiarare solennemente aperte le seconde Olimpiadi della storia a Tokyo, dopo i discorsi delle autorità. A prendere per prima la parola era stata la presidente del Comitato organizzatore di Tokyo 2020, la ex ministra dello Sport Seiko Hashimoto, subentrata a febbraio a Yoshiro Mori, costretto da uno dei tanti scivoloni di questi mesi - una frase sessista -a dimettersi.
Per lei, lo sforzo di tutti è stato di far partire comunque un'Olimpiade in grado di dare "anche un piccolo contributo per un futuro più positivo - ha detto - in cui ognuno tenda a dare il meglio di sé". Il motto è "uniti nella diversità", ha concluso. E' toccato poi al presidente del CIO,Thomas Bach, che ha replicato con la sua formula: "più in alto, più veloce, più forte. Insieme". Al termine, la "sorpresa" annunciata da Balich: un'enorme"Terra" composta da luci ha preso a roteare al di sopra dello stadio, sostenuta da droni. Un effetto straordinario, con i cinque continenti disegnate da luci di colori diverse sulle note dell'immortale "Imagine" di John Lennon.
L'ultima tedofora
E' Naomi Osaka, la tennista giapponese nata da madre nipponica e padre haitiano, l'ultima tedofora delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Osaka ha ricevuto la torcia olimpica dopo una staffetta all'interno dello stadio della cerimonia d'apertura, compiuta da diversi atleti simbolo della storia sportiva del Giappone, una coppia di sanitari, da un gruppo di bambini nati a Fukushima e dalle prefetture colpite dall'incidente nucleare del 2011, e ha acceso il braciere olimpico che da' ufficialmente il via alle gare dei Giochi
Numeri
11 mila atleti, oltre 200 paesi, 306 gare in programma per 42 discipline con alcune new entry: surf, arrampicata, karate e skate, sport voluti dal Cio per fidelizzare il pubblico più giovane.
La grande assente è la Russia, bandita dal comitato olimpico internazionale causa doping: a Tokyo è arrivato solo un gruppo di atleti, che hanno sfilato senza la bandiera di Mosca e sul podio andranno senza inno. Assente per la prima volta anche La Corea del Nord, troppi i timori legati al Covid, ha fatto sapere. Gli Stati Uniti avranno il solito contingente da sbarco in forze (613 gli iscritti), anche la Cina si presenta con 431 unità.
Uomini e donne
Alla cerimonia del giuramento uomini e donne sono rappresentati in egual misura: l'Inghilterra si è portata avanti inviando a Tokyo per la prima volta un team (367 atleti) in cui le donne, 201, superano in numero gli uomini. Anche la Nuova Zelanda registra un primato, schierando Laurel Hubbard, pesista e prima transgender a partecipare a una rassegna a cinque cerchi.
Tra gli atleti, in un gioco di opposti che è l'essenza dell'olimpismo, ci sono il Dream Tream di basket Usa e la squadra dei rifugiati. Ci saranno sicuramente un personaggio con prestazioni da record e un epigono di Eric Moussambani, il nuotatore della Guinea che impiegò una vita per fare i 100 stile libero a Sydney, ed alla fine del suo sforzo lo dovettero aiutare con un respiratore automatico ma ora incredibilmente insegna nuoto e ha giovato alla diffusione dello sport delle piscine nel mondo molto di più delle medaglie di Phelps.
Spettatori "vip"
Grande assente il pubblico tranne una sparuta manciata di spettatori eccellenti: 800 tra politici, dignitari e Vip vari provenienti dall'estero ( tra cui la Forst Lady Usa Jill Biden) e 150 giapponesi. Tra questi ultimi l'Imperatore Naruhito, l'attuale Primo Ministro Yoshihide Suga, il governatore della Regione di Tokyo Yuriko Koike e la presidente del comitato organizzatore Seiko Hashimoto. L'ex Primo Ministro del Giappone Shinzo Abe non ha partecipato alla cerimonia per dare l'esempio a chi non ha potuto partecipare.
Il pubblico fuori
Fuori dallo studio un piccolo gruppo di manifestanti urla il proprio dissenso. C'è anche chi, però, non si è voluto perdere il momento. Centinaia di giovani si accalcano sulle transenne, scattano fotografie ai giornalisti in coda per entrare. Takako Kobayashi, un'ottantenne che ha visto i Giochi Olimpici di Tokyo del 1964 in televisione, ha detto di essersi avventurata fino allo Stadio per cercare di vedere la torcia. "Viviamo in tempi molto difficili, ma sono entusiasta delle Olimpiadi", dice. “È triste, ma queste Olimpiadi sono così diverse dai Giochi estivi del 1964. Allora l'economia giapponese stava crescendo. Non è così ora. Spero che il coronavirus scompaia presto".
Il video accompagna il countdown verso l'apertura dei Giochi Olimpici numero 32. Poi i fuochi d'artificio illuminano lo Stadio. Inizia così la cerimonia di inaugurazione di Tokyo 2020, senza pubblico e con un anno di ritardo, a causa della pandemia.
I toni pensierosi e cupi della prima parte si ammorbidiscono dopo il minuto di raccoglimento con l'imperatore Naruhito - sulla tribuna d'onore come il nonno Hirohito che celebrò l'apertura delle Olimpiadi di Tokyo 1964 e quelle invernali di Sapporo 1972, mentre il padre, Akihito dichiarò aperti i Giochi invernali di Nagano 1998 - e gli ospiti in piedi e in silenzio per commemorare le vittime del Covid. Si ammorbidiscono anche le geometrie, disegnate da fili rossi nella danza di apertura con personaggi vestiti di bianco, medici, infermieri, pazienti. Scanditi dal ritmo del tip tap ballato su un tavolo di legno, appaiono i cerchi olimpici, in una coreografia corale che unisce età, stili, antico, moderno.
Poi dopo 40 minuti inizia la sfilata delle delegazioni aperta come di consueto dalla Grecia, seguita dal Team dei Rifugiati.
All'interno dello stadio i posti a sedere, drammaticamente vuoti, sono di colore bianco e verde ma, al colpo d'occhio, sembrano essere tutti occupati.
L'Imperatore apre i Giochi
E' stato poi l'imperatore Naruhito, il 126/o della storiagiapponese, a dichiarare solennemente aperte le seconde Olimpiadi della storia a Tokyo, dopo i discorsi delle autorità. A prendere per prima la parola era stata la presidente del Comitato organizzatore di Tokyo 2020, la ex ministra dello Sport Seiko Hashimoto, subentrata a febbraio a Yoshiro Mori, costretto da uno dei tanti scivoloni di questi mesi - una frase sessista -a dimettersi.
Per lei, lo sforzo di tutti è stato di far partire comunque un'Olimpiade in grado di dare "anche un piccolo contributo per un futuro più positivo - ha detto - in cui ognuno tenda a dare il meglio di sé". Il motto è "uniti nella diversità", ha concluso. E' toccato poi al presidente del CIO,Thomas Bach, che ha replicato con la sua formula: "più in alto, più veloce, più forte. Insieme". Al termine, la "sorpresa" annunciata da Balich: un'enorme"Terra" composta da luci ha preso a roteare al di sopra dello stadio, sostenuta da droni. Un effetto straordinario, con i cinque continenti disegnate da luci di colori diverse sulle note dell'immortale "Imagine" di John Lennon.
L'ultima tedofora
E' Naomi Osaka, la tennista giapponese nata da madre nipponica e padre haitiano, l'ultima tedofora delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Osaka ha ricevuto la torcia olimpica dopo una staffetta all'interno dello stadio della cerimonia d'apertura, compiuta da diversi atleti simbolo della storia sportiva del Giappone, una coppia di sanitari, da un gruppo di bambini nati a Fukushima e dalle prefetture colpite dall'incidente nucleare del 2011, e ha acceso il braciere olimpico che da' ufficialmente il via alle gare dei Giochi
Numeri
11 mila atleti, oltre 200 paesi, 306 gare in programma per 42 discipline con alcune new entry: surf, arrampicata, karate e skate, sport voluti dal Cio per fidelizzare il pubblico più giovane.
La grande assente è la Russia, bandita dal comitato olimpico internazionale causa doping: a Tokyo è arrivato solo un gruppo di atleti, che hanno sfilato senza la bandiera di Mosca e sul podio andranno senza inno. Assente per la prima volta anche La Corea del Nord, troppi i timori legati al Covid, ha fatto sapere. Gli Stati Uniti avranno il solito contingente da sbarco in forze (613 gli iscritti), anche la Cina si presenta con 431 unità.
Uomini e donne
Alla cerimonia del giuramento uomini e donne sono rappresentati in egual misura: l'Inghilterra si è portata avanti inviando a Tokyo per la prima volta un team (367 atleti) in cui le donne, 201, superano in numero gli uomini. Anche la Nuova Zelanda registra un primato, schierando Laurel Hubbard, pesista e prima transgender a partecipare a una rassegna a cinque cerchi.
Tra gli atleti, in un gioco di opposti che è l'essenza dell'olimpismo, ci sono il Dream Tream di basket Usa e la squadra dei rifugiati. Ci saranno sicuramente un personaggio con prestazioni da record e un epigono di Eric Moussambani, il nuotatore della Guinea che impiegò una vita per fare i 100 stile libero a Sydney, ed alla fine del suo sforzo lo dovettero aiutare con un respiratore automatico ma ora incredibilmente insegna nuoto e ha giovato alla diffusione dello sport delle piscine nel mondo molto di più delle medaglie di Phelps.
Spettatori "vip"
Grande assente il pubblico tranne una sparuta manciata di spettatori eccellenti: 800 tra politici, dignitari e Vip vari provenienti dall'estero ( tra cui la Forst Lady Usa Jill Biden) e 150 giapponesi. Tra questi ultimi l'Imperatore Naruhito, l'attuale Primo Ministro Yoshihide Suga, il governatore della Regione di Tokyo Yuriko Koike e la presidente del comitato organizzatore Seiko Hashimoto. L'ex Primo Ministro del Giappone Shinzo Abe non ha partecipato alla cerimonia per dare l'esempio a chi non ha potuto partecipare.
Il pubblico fuori
Fuori dallo studio un piccolo gruppo di manifestanti urla il proprio dissenso. C'è anche chi, però, non si è voluto perdere il momento. Centinaia di giovani si accalcano sulle transenne, scattano fotografie ai giornalisti in coda per entrare. Takako Kobayashi, un'ottantenne che ha visto i Giochi Olimpici di Tokyo del 1964 in televisione, ha detto di essersi avventurata fino allo Stadio per cercare di vedere la torcia. "Viviamo in tempi molto difficili, ma sono entusiasta delle Olimpiadi", dice. “È triste, ma queste Olimpiadi sono così diverse dai Giochi estivi del 1964. Allora l'economia giapponese stava crescendo. Non è così ora. Spero che il coronavirus scompaia presto".